Omicidio Ciatti, scarcerato uno dei presunti assassini
Libero dopo poco meno di 3 mesi nelle carceri italiane. Rassoul Bissoultanov, uno dei due ceceni accusati dell’omicidio di Niccolò Ciatti, è stato scarcerato. La notte tra l’11 e il 12 agosto 2017 pestò a morte il 22enne fiorentino in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna, dove Ciatti si trovava in vacanza con un gruppo di amici. Secondo l’accusa è stato proprio il 28enne, atleta di lotta libera, a sferrare il calcio alla testa risultato fatale per il giovane di Scandicci. L’uomo avrebbe già lasciato il carcere capitolino di Rebibbia, a pochi giorni dall’inizio del processo a Roma, fissato per il 18 gennaio.
Bissoultanov, cittadino russo di origine cecena, era stato arrestato in Germania lo scorso ottobre a seguito di un mandato di arresto europeo e poi estradato in Italia, ed era attualmente sottoposto alla misura della custodia in carcere in attesa del processo per omicidio volontario. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa la scarcerazione è legata all’annullamento della misura per difetto di procedibilità nei confronti dell’uomo. Per i giudici Bissoultanov non era presente sul territorio italiano quando è stata emessa la misura di custodia cautelare nei suoi confronti.
La notizia della scarcerazione è stata resa nota dal padre di Niccolò, Luigi Ciatti, e confermata dalla legale della famiglia, Agnese Usai. “Ci restano solo amarezza, tristezza, lacrime e rabbia, non riusciamo a dare un minimo di giustizia a Niccolò – ha detto il padre della vittima – siamo distrutti in tutto e per tutto. Non so perché ci meritiamo tutto questo”.
Il timore della famiglia Ciatti e della legale è che Bissoultanov possa essersi già allontanato dall’Italia e che il processo debba quindi essere celebrato in contumacia. “Le garanzia di un’esecuzione effettiva della pena ormai sono veramente labili” afferma l’avvocata Usai.