Omicidio Desirée: Salvini a San Lorenzo tra applausi e contestazioni
Il coro “sciacallo, sciacallo” ma anche gli applausi e “gli Italia agli italiani”, “è l’unico ministro che è venuto in questo quartiere” hanno accolto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, davanti allo stabile abbandonato di San Lorenzo dove è stata trovata morta la sedicenne Desirée Mariottini. “Nei prossimi mesi faremo un piano straordinario di sgomberi” ha annunciato Salvini che aveva già parlato di “mano pesante” dopo il vertice in Prefettura.
La visita era stata annunciata questa mattina: “Oggi andrò a San Lorenzo – aveva dichiarato il vicepremier – voglio vedere dove una ragazzina è stata drogata, stuprata e ammazzata nel cuore di Roma. Non possono esserci luoghi della morte, non possono esserci buchi neri“. Così Salvini, uscendo dal vertice sulla sicurezza in prefettura con il sindaco della Capitale, Virginia Raggi, e il procuratore Giuseppe Pignatone, con una rosa bianca in mano.
Alle contestazioni di San Lorenzo hanno risposto direttamente alcuni cittadini che hanno applaudito il vicepremier, invitandolo a non curarsi di chi lo contestava. Il ministro ha parlato con i presenti, alcuni dei quali hanno gridato “siamo tutti con te”. Mentre Salvini ha promesso “torneremo con la ruspa”, è caccia al branco che ha compiuto la brutale violenza. Potrebbero essere tre o quattro le persone coinvolte nel brutale omicidio della 16enne.