Omicidio Luca Attanasio: cadono tutte le accuse per i due funzionari Pam
Omicidio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio. Il Gup di Roma ha stabilito il “Non luogo a procedere” per i due imputati, dipendenti del Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam), coinvolti nell’indagine della Procura legata all’agguato in Congo in cui persero la vita l’ambasciatore italiano e il carabiniere Vittorio Iacovacci, il 22 febbraio 2021.
Cadono tutte le accuse dunque per i due funzionari Pam. La Farnesina in un parere presentato nella scorsa udienza, ha evidenziato come per i due imputati esista, secondo consuetudine, l’immunità diplomatica e da ciò è scaturita la decisione del giudice nei confronti di Rocco Leone e Mansour Luguru Rwagaza, entrambi accusati di omicidio colposo, per l’organizzazione del viaggio, nel 2021, finito nell’agguato mortale.
Le accuse. Il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco ha sempre sostenuto che, durante l’organizzazione della missione in cui l’ambasciatore avrebbe dovuto supervisionare alcuni lavori, gli indagati avrebbero inserito i nomi di due dipendenti della Pam al posto di quelli dell’ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. I due inoltre non avrebbero inviato la richiesta 72 ore prima, così come previsto dai protocolli Onu e non avrebbero adottato le procedure per fornire immediatamente il casco e il giubbotto anti proiettile in caso di pericolo.
La Procura di Roma ha già annunciato che farà ricorso contro la decisione, per tutelare i diritti delle vittime e delle famiglie. I pm di piazzale Clodio, in base a quanto si apprende, sembrano intenzionati a percorrere tutte le strade che l’ordinamento penale prevede per garantire ai due cittadini italiani e alle loro famiglie la tutela dei loro diritti.
Familiari Iacovacci delusi e amareggiati. “C’è forte delusione e amarezza. Prendiamo atto della sentenza e attendiamo i prossimi passi della procura”. Questo il commento amaro dei familiari del carabiniere Vittorio Iacovacci, ucciso in Congo il 22 febbraio 2021 insieme all’ambasciatore Luca Attanasio.