Omicidio Pamela Mastropietro: ergastolo per per il pusher nigeriano Oseghale
Ergastolo per Innocent Oseghale il pusher nigeriano riconosciuto colpevole di omicidio e occultamento di cadavere per la morte della 18enne Pamela Mastropietro. Per lui la Corte d’Assise di Macerata ha stabilito anche l’isolamento diurno per 18 mesi.
Dopo l’uscita di scena dei suoi due connazionali, fermati come complici e poi scagionati, il nigeriano è l’unico responsabile riconosciuto per l’omicidio della giovane, anche se Alessandra Verni, la mamma di Pamela, è convinta che ci siano altri responsabili e rilancia: “Fuori uno, adesso tocca a tutti gli altri. Non credo che Oseghale abbia fatto tutto da solo, siamo convinti che ci siano altre colpevolezze da accertare.
Quei segni di contenimento sul braccio di Pamela – aggiunge Alessandra – sono il segno che le hanno iniettato a forza la dose di eroina. Pamela odiava gli aghi, l’eroina la fumava ma sono sicura che non si bucava. Sono state dette e scritte tante cose non vere, su di lei”.
Al termine di una seduta durata 5 ore, il presidente della sezione penale Roberto Evangelisti ha letto la sentenza di condanna. Un lungo applauso ha accolto la parola “ergastolo”. I giudici lo hanno giudicato colpevole di tutti i reati che gli erano stati contestati: l’omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale, il vilipendio, la distruzione del cadavere e l’occultamento dei resti di Pamela nelle due valigie abbandonate sul ciglio della strada a Pollenza.
Come conseguenza dell’ergastolo per l’omicidio di Pamela Mastropietro, la Corte d’assise di Macerata ha dichiarato per Innocent Oseghale, padre di due bimbi piccoli avuti da una compagna italiana, come pene accessorie la decadenza dalla potestà genitoriale e l’interdizione da pubblici uffici.
La madre di Pamela e il padre, Stefano Mastropietro, alla lettura della sentenza, si sono abbracciati piangendo: “Giustizia è fatta, credo nella giustizia.
Per le mia speranza e preghiere ci hanno ascoltato da lassù” ha detto la Verni, che poi ha dedicato un pensiero alla figlia. “Ora le direi ti amo, ti amerò per sempre e non vedo l’ora di riabbracciarla – ha detto -. L’ho sognata più volte. Nel sogno ci siamo abbracciate forte forte, mi ha detto di non pensare al corpo perché lei è viva”.