Oscar, 12 film italiani in lista per la candidatura 2024. L’annuncio il 21 dicembre
Sono 12 i film italiani che concorreranno a breve alla designazione del titolo candidato a rappresentare l’Italia nella selezione per la categoria International Feature Film Award dei novantaseiesimi Academy Awards. L’annuncio delle shortlist è previsto dunque per il 21 dicembre 2023, le nominations verranno annunciate il 23 gennaio mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 10 marzo 2024. I 12 film in lista cedono pellicole firmate da alcuni tra i gesti italiani più conosciuti e altri he invece si stanno facendo spazio nel panorama cinematografico nazionale ed europeo, senza disdegnare il mercato oltreoceano.
Ecco la lista ufficializzata ieri. “C’è ancora domani”, esordio alla regia di Paola Cortellesi che racconta la storia di Delia sullo sfondo di una Roma degli anni ’40 divisa: da una parte la positività della Liberazione e dall’altra la miseria della guerra. Incastrata fra un matrimonio e una vita che non la rendono felice, all’improvviso Delia riceve una lettera misteriosa che cambierà il corso delle sue giornate. “Grazie ragazzi”, di Riccardi Milani, con Antonio Albanese, attore di teatro che ha da tempo abbandonato il palcoscenico. Quando un suo amico gli propone di tenere un corso di recitazione indirizzato ai carcerati di Velletri, il protagonista accetta e inizia così un percorso che lo porterà a stringere legami inaspettati e a riscoprire la sua passione per il teatro.
“Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores, che racconta la vicenda di Leo Bernardi che in procinto di partecipare in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, non riesce a completare il suo ultimo film sul celebre Giacomo Casanova. Leo continua a dividersi fra la competizione con un regista più giovane e l’amore per una contadina.
“Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti: Giovanni è un regista italiano che non crede più nell’avvenire: la moglie vuole investire in un regista più giovane, la figlia ha deciso di sposare un uomo molto più vecchio, il suo produttore rasenta il fallimento e le piattaforme streaming si fanno sempre più spazio.
“Io capitano”, di Matteo Garrone che porta sullo schermo il dramma dei migranti. Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar: vogliono diventare musicisti, ma tutti li scoraggiano. Iniziano il loro viaggio attraverso il deserto del Sahara che li porterà prima nelle prigioni libiche, poi al largo nel Mediterraneo. “L’ultima notte di Amore”, di Andrea Di Stefano racconta la storia di Franco Amore, poliziotto vicino alla pensione. La sera prima del suo ultimo giorno sta preparando il suo discorso di addio, quando all’improvviso riceve una telefonata che cambia tutto.
“La chimera”, di Alice Rohrwacher racconta la storia del tombarolo Arthur che negli anni ‘80, insieme ai suoi amici, si aggira per le tombe del litorale tirrenico in cerca di reperti da vendere al mercato nero. Arthur ha un dono: riesce a percepire la presenza di sepolcri etruschi. Il suo pensiero però va solo a Beniamina, la sua amata morta da tempo. “La terra delle donne”, di Marisa Vallone ambientato nella Sardegna del 1929. Racconta la storia di Fidela, la settima figlia di una donna di paese: per la tradizione sarda dell’epoca, viene instradata alla magia. Quando la vita di Fidela si intreccia con quella della piccola Bastiana, nata anche lei settima figlia e affidatale per imparare la stregoneria, la vita della protagonista cambia direzione.
“Mixed by Erry” di Sydney Sibilia che racconta la vicenda di Enrico Frattasio, che negli anni Ottanta insieme ai due fratelli creò un’impresa grazie alla vendita di musicassette contraffatte in tutta Italia e all’estero. Un impero che durò anni, per poi concludersi con un processo e una condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione. “Noi anni luce”, di Tiziano Russo racconta di Elsa, una ragazza di 17 anni alla quale è stata diagnosticata la leucemia. Le serve subito un trapianto di midollo e l’unico donatore sembra essere suo padre, che non ha mai conosciuto. Un ragazzo conosciuto in ospedale, l’accompagna nella ricerca del genitore.
“Rapito”, di Marco Bellocchio sulla vicenda di Edgardo Mortara, bambino ebreo battezzato dalla domestica in gran segreto e in seguito rapito dai funzionari del Vaticano nel 1858. Il caso, avvenuto sull’orlo della caduta dello Stato Pontificio, ha avuto eco internazionale.
“Stranizza d’amuri”, di Giuseppe Fiorello fa rifermento al delitto di Giarre, che nel 1980 vide come vittime Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola. Nella Sicilia di 40 anni fa i due giovani Nino e Gianni si incontrano per caso e si innamorano. La loro storia viene scoperta dai reciproci genitori e fa scalpore in tutto il paese.