Ospedale in fiamme a Tivoli vicino Roma: 3 morti e 200 evacuati
Tragedia alle porte di Roma. E’ di tre morti il drammatico bilancio dell’incendio divampato nella tarda serata di venerdi 8 dicembre all’interno dell’ospedale di Tivoli. Due persone sono morte intossicate, mentre una terza è deceduta a causa di un infarto. Il nosocomio è stato evacuato perchè invaso dal fumo: più di 200 pazienti sono stati subito trasferiti. La procura ha disposto il sequestro dell’intera struttura e il pm indaga per omicidio e rogo colposo .
L’evacuazione. Decine di pazienti sono stati trasferiti nella vicina palestra comunale, allestita dalla Protezione civile locale con coperte, cuscini e brandine. Il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti sui social scrive: “La palestra comunale Maramotti è utilizzata come struttura di passaggio per i pazienti che qui attenderanno di essere trasferiti con ambulanza presso altre strutture ospedaliere della Capitale”.
La cronaca dei fatti. Le fiamme sono divampate in un locale adibito a deposito di rifiuti speciali, al livello -3 della struttura, propagandosi rapidamente in alcune zone vicine. L’incendio si è poi esteso al pronto soccorso e alla Terapia intensiva. Altri reparti, invece, non sarebbero stati toccati.
L’inchiesta. Come detto, la procura di Tivoli, guidata dal magistrato Francesco Menditto, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Sequestrate, inoltre, alcune aree dell’ospedale. Per le tre vittime è stata disposta l’autopsia: nominati il medico legale e il tossicologo. Delle tre persone decedute, una era ricoverata in medicina d’urgenza e due in medicina generale.
Le parole del presidente della Regione Lazio. “Dobbiamo capire quello che è accaduto e come si sono propagate le fiamme”, ha detto Francesco Rocca che poi ha aggiunto: “La polizia scientifica darà l’esito e le valutazioni, per capire quale sia la natura, come ciò sia potuto succedere. Sono stati momenti caotici, questo non doveva accadere. Cercheremo di capire le cause e trovare le soluzioni. Il pronto soccorso dell’ospedale è distrutto. Ci vorranno settimane”. Il governatore del Lazio ha raggiunto il luogo della tragedia dove ha incontrato i vertici della Asl locale insieme al prefetto Lamberto Giannini.
Il cordoglio di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Orazio Schillaci. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota di Palazzo Chigi ha scritto: “Esprimo il più sentito cordoglio ai famigliari delle vittime dell’incendio che si è sviluppato nell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli e la vicinanza a tutte le persone colpite”. Mentre sui social il vicepremier Salvini dice: “Quanto successo è sconvolgente. Una preghiera per le vittime, un abbraccio affettuoso ai loro cari, l’impegno affinché venga fatta chiarezza in tempi rapidissimi”. E’ giunto a Tivoli anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci che dichiara: “Sono qui per portare il mio cordoglio e quello del governo di fronte a questa tragedia”.
Il drammatico racconto di uno degli evacuati. Il 39enne Paolo Gabrielli racconta: “Ho sentito la puzza di plastica bruciata e sono uscito fuori. Io ero in Pronto soccorso al piano -1, c’era solo fumo ed è saltata la corrente, quindi scappavamo grazie alle luci di emergenza anche se si vedeva poco. Sono stati momenti di panico. Oltre alle barelle ci si affrettava come si poteva e alcuni malati venivano portati anche a braccio. Noi siamo usciti attraverso l’obitorio e la polizia per farci uscire ha spaccato il cancello”.
I familiari delle vittime ora chiedono la verità su quanto accaduto. Drammatico quanto detto dalla figlia di una delle vittime: “Ho capito della morte di mia madre dalla televisione. Ho sentito alla tv, ‘morta un’anziana di 84 anni’. E ho detto subito, ‘è mamma’. Posso anche capire che in mezzo al trambusto sia saltato tutto, e non siano riusciti ad avvisarci, ma così fa davvero tanto male”. Le indagini adesso dovranno fare chiarezza su quanto accaduto.