Papa Francesco, domani i funerali: attese 200 mila persone. In arrivo oltre 130 delegazioni


Lunghe code a San Pietro per tutta la notte per rendere omaggio a Papa Francesco con un ultimo saluto. Per le 20 è in programma la chiusura della bara. Finora già 128 mila persone gli hanno reso omaggio. Vicino al feretro la notte scorsa hanno sostato a lungo in preghiera il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin e l’infermiere personale del pontefice, Massimiliano Strappetti.
Decine di migliaia le persone attese nella Capitale per i funerali di sabato mattina. Anche gli ultimi dettagli sono in fase di perfezionamento.
Tra le novità più rilevanti, anche migranti torturati nei lager libici, rifugiati, detenuti in permesso e clochard troveranno posto durante il rito delle esequie. È stato inoltre disposto che il corteo funebre che accompagnerà la salma di Francesco da San Pietro a Santa Maria Maggiore si muova a passo d’uomo per consentire alle persone presenti all’evento mondiale di avere il tempo di salutarlo. A partire da domenica mattina poi sarà possibile visitare la tomba di Bergoglio. Imponente il numero di partecipanti: lungo il percorso sono previste duecentomila persone.
Un evento mondiale che vedrà gente di ogni nazionalità riversarsi nel cuore di una Roma blindata, per ovvie ragioni di sicurezza. Per proteggere i leader mondiali presenti alle esequie il piano prevede un cacciatorpediniere nelle acque intorno alla Capitale, caccia Eurofighter, radar, bazooka anti-droni nell’area della Santa Sede e sul percorso del corteo funebre. Decine di delegazioni stanno sbarcando a Roma. Al momento sono 130 quelle confermate, di cui circa 50 capi di Stato e 10 sovrani regnanti.
L’arrivo del presidente degli Stati Uniti è previsto nella tarda serata di oggi, la partenza domani subito dopo i funerali. Sembra dunque sfumare l’ipotesi di un vertice tra l’Unione Europea e Trump approfittando della presenza del presidente americano a Roma. Dal programma ufficiale rilasciato dalla Casa Bianca, Trump ripartirà subito dopo le esequie per andare a festeggiare a casa il compleanno della moglie Melania.
Intanto, nuove riunioni della Congregazione dei cardinali in vista anche del conclave più affollato e incerto di sempre. Sui 135 porporati con diritto di voto, l’80% è stato nominato da Bergoglio ed è quindi debuttante. Ritiene di dover essere ammesso al Conclave il cardinale Angelo Becciu, secondo cui il suo ruolo è cambiato da quella sera del 2020, quando il Papa lo privò dei diritti del cardinalato. Becciu afferma di aver incontrato il Papa a gennaio, prima del ricovero al Gemelli a febbraio, e cita le sue parole: “Penso di aver trovato una soluzione”. Afferma di non sapere se il Papa gli abbia lasciato istruzioni scritte su questo aspetto: “Saranno i miei confratelli cardinali a decidere”, conclude.