Papa Francesco domani vuole affacciarsi dal Gemelli dopo l’Angelus. Condizioni di salute stabili

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Foto vaticannews.va

La Sala Stampa Vaticana rende noto che Papa Francesco ha intenzione di affacciarsi dal Policlinico Agostino Gemelli di Roma per un saluto e una benedizione al termine dell’Angelus di domani che verrà distribuito in forma scritta come avvenuto nelle scorse settimane. Durante la notte la ventilazione meccanica non invasiva resta sempre sospesa, mentre anche l’ossigeno ad alti flussi con le cannule nasali durante il giorno viene somministrato in maniera gradualmente ridotta, spiega sempre la Sala stampa sulle terapie cui è sottoposto il Papa.

“I giorni di Papa Francesco sono trascorsi tra terapia farmacologica, fisioterapia motoria e respiratoria, preghiera e attività lavorativa. La condizione medica resta stabile con alcuni piccoli miglioramenti motori e sugli scambi gassosi” si legge in una nota. I medici considerano le infezioni polmonari di Papa Francesco, la polmonite bilaterale e l’infezione polimicrobica dunque “sotto controllo” e il prossimo bollettino medico relativo alla sua salute non sarà diffuso prima della prossima settimana, possibile lunedì.

Bergoglio in questi giorni non ha ricevuto nuove visite tranne i suoi stretti collaboratori per le pratiche di lavoro, mentre i medici non hanno dato ancora nessuna indicazione temporale sull’uscita dall’ospedale, come pure su un nuovo loro incontro con la stampa. Ancora nessuna decisione del Vaticano su come si svolgeranno i riti di Pasqua e da chi saranno presieduti. Sarà don Armando Nugnes, rettore del Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide”, a guidare stasera alle 19:30, in piazza San Pietro, il Rosario per la salute di Papa Francesco. Lo rende noto la Sala stampa vaticana.

Il cardinale Prefetto della Fede Victor Manuel Fernandez racconta: “Immagina per una persona come lui che veramente non voleva andare in ospedale. lo hanno convinto alcuni amici molto vicini, che non sono precisamente né prefetti né sacerdoti, ma sono molto vicini a lui.non so che parolacce hanno usato per convincerlo. E finalmente ha detto sì, lo hanno convinto. Immaginate come sarà pesante per lui ora ma lui – ha sottolineato Fernandez – è uno di questi Gesuiti di prima. Che hanno una forza immensa e una capacità di sacrificio nei momenti bui”.

Il presidente della Repubblica Mattarella invia un messaggio al Papa: “Santità, è con sentimenti di particolare, affettuosa vicinanza che mi dirigo a Lei per porgerLe i migliori auguri nella lieta ricorrenza del solenne inizio del Pontificato. Insieme a me, il popolo italiano Le è riconoscente per questi dodici anni nei quali ha offerto la più autentica testimonianza dei valori evangelici, in un servizio costante non soltanto alla Chiesa cattolica ma all’Umanità tutta. In questo spirito, Padre Santo, Le rinnovo sinceri auguri di ogni benessere nella prosecuzione del Pontificato cui aggiungo quelli – più sentiti – di pronto ristabilimento”.