Papa Francesco in Mongolia, messaggio a Xi Jinpinp: augurio di “pace e unità”
Papa Francesco è arrivato in Mongolia, per incontrare una piccola ma fervente comunità di cristiani. Una terra che fa da cerniera tra Russia e Cina, dove quasi un terzo dei cittadini vive al di sotto della soglia di povertà, una delle comunità cattoliche più piccole al mondo, che vanta il cardinale più giovane del collegio cardinalizio: Giorgio Marengo.
L’aereo con a bordo il Pontefice è atterrato allo scalo internazionale della capitale Ulan Bator, accolto dal ministro degli Esteri. Dopo una breve cerimonia di benvenuto all’aeroporto, Bergoglio si è trasferito alla Prefettura apostolica e per questa prima giornata non sono previsti altri impegni.
Il viaggio apostolico del Papa durerà cinque giorni: è il 43esimo dall’inizio del suo pontificato, il quarto del 2023 fuori dall’Italia, portando a 61 gli Stati visitati da Francesco, che è il primo Pontefice a recarsi nel Paese che vive ancora nel mito di Gengis Khan.
A chi gli chiedeva il perché di questo viaggio Bergoglio ha risposto così: “La Mongolia sembra non finire mai, e il popolo è poco numeroso. Ci farà bene capire questo silenzio, così lungo, così grande. Ci farà bene capire non intellettualmente, ma con i sensi. Farà bene ascoltare un po’ la musica di Borodin, che è stato capace di esprimere la grandezza della Mongolia”.
Sorvolando lo spazio aereo cinese Bergoglio in un messaggio al presidente Xi, ha augurato unità e pace: “Invio auguri di buoni auspici a Sua Eccellenza e al popolo cinese mentre attraverso lo spazio aereo del suo Paese in rotta verso la Mongolia. Assicurandovi la mia preghiera per il benessere della Nazione, invoco su tutti voi le benedizioni divine dell’unità e della pace”.
La replica di Pechino: “La Cina è pronta a continuare a lavorare con il Vaticano per impegnarsi in un dialogo costruttivo, migliorare la comprensione, rafforzare la fiducia reciproca”, ha detto il portavoce del ministero degli Estri cinese, Wang Wenbin nel suo briefing odierno, aggiungendo che Pechino “promuoverà il processo di miglioramento delle relazioni tra i due Paesi”.
Il programma del viaggio di Bergoglio
Si parte sabato 2 settembre alle 9:00 locali (le 3 di notte italiane vite le ore di fuso orario): orario in cui è prevista la cerimonia di benvenuto in piazza Sukhbaatar, alle 9:30 è invece in programma la visita di cortesia al presidente della Mongolia Ukhnaagiin Khurelsukh nel Palazzo di Stato. Alle 10:20 l’incontro con le autorità, con la società civile e con il Corpo diplomatico nella sala “Ikh Mongol” del Palazzo di Stato. Quindi alle 11:00 l’incontro con il presidente del Grande Hural di Stato, il Parlamento monocamerale mongolo e a seguire con il primo ministro Luvsannamsrain Oyun-Erdene. Nel pomeriggio alle 16:00 l’incontro con i vescovi, i sacerdoti, i missionari, i consacrati, le consacrate e gli operatori pastorali nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.
Domenica 3 settembre, sempre nella capitale Ulaan Baatar, alle 10.00 locali ci sarà l’incontro ecumenico e interreligioso nell’”Hun Theatre”, e alle 16.00 la messa all’interno della “Steppe Arena”.
Lunedì 4 settembre, ultimo giorno di Francesco in Mongolia, alle 9.30 è in calendario l’incontro con gli operatori della carità e l’inaugurazione della Casa della Misericordia. Alle 11.30, le 05.30 in Italia, la cerimonia di congedo presso l’Aeroporto Internazionale “Chinggis Khaan” e alle 06:00 italiane, le 12.00 locali, la partenza del Papa per Roma, con arrivo a Fiumicino previsto alle 17.20.