Papa Francesco: ‘No allo spirito di guerra’. Poi interrompe l’omelia per difficoltà respiratorie
![Ascolta la notizia](https://www.ecovicentino.it/wp-content/uploads/banner_ascolta_q.png)
![Leggi la notizia](https://www.ecovicentino.it/wp-content/uploads/banner_leggi_q.png)
Nonostante la bronchite che lo ha colpito nei giorni scorsi, Papa Francesco ha voluto comunque essere presente alla messa di oggi per il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di sicurezza. Ha iniziato a leggere l’omelia, per poi interrompere la lettura e affidarla ad un collaboratore, l’arcivescovo Diego Giovanni Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. “Adesso mi scuso – ha detto Bergoglio – chiedo ad un collaboratore di continuare nella lettura per difficoltà di respiro”. I militari presenti hanno fatto un applauso di incoraggiamento all’anziano pontefice. Papa Francesco ha parlato anche dopo la recita dell’Angelus, sempre sul sagrato di piazza San Pietro, prima di lasciare la piazza e rientrare a Santa Marta.
L’appello ai militari: il Pontefice ha chiesto a tutte le forze dell’ordine di vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra. “Vorrei esortarvi a non perdere di vista il fine del vostro servizio e delle vostre azioni: promuovere la vita, salvare la vita, difendere la vita sempre. Vi chiedo per favore di vigilare – ha sottolineato – vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra; vigilare per non essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi; vigilare per non essere mai contaminati dal veleno della propaganda dell’odio, che divide il mondo in amici da difendere e nemici da combattere. Siate invece testimoni coraggiosi dell’amore di Dio Padre, che ci vuole fratelli tutti. E, insieme, camminiamo per costruire una nuova era di pace, di giustizia e di fraternità”, ha aggiunto il Pontefice.
Il pensiero del Papa ai Paesi in guerra: “Preghiamo per la pace, nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, Myanmar, in tutto il Medio Oriente, nel Kivu, Sudan. Tacciano ovunque le armi e si ascolti il grido dei popoli, che chiedono pace”. Bergoglio ci tiene a sottolineare che l’uso delle armi deve avvenire solo per legittima difesa: “Dice il Concilio Vaticano II che coloro che al servizio della patria esercitano la loro professione nelle file dell’Esercito si considerino anche essi come servitori della sicurezza e della libertà dei loro popoli. Questo servizio armato va esercitato solo per legittima difesa, mai per imporre il dominio sulle altre Nazioni, sempre osservando le convenzioni internazionali in materia di conflitti e prima ancora nel sacro rispetto della vita del creato. Prima di concludere questa celebrazione desidero salutare tutti voi che avete dato vita a questo pellegrinaggio giubilare delle Forze armate, di Polizia e di Sicurezza. Ringrazio per la loro presenza le distinte autorità civili e per il loro servizio pastorale gli ordinari militari e i cappellani”, ha concluso il pontefice.