Papa Francesco, “quadro clinico complesso”. Dalla tac al torace emerge una polmonite bilaterale

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Foto Facebook Vatican News

Un quadro definito complesso quello di Papa Francesco, ricoverato al Gemelli di Roma da venerdì. L’ultimo bollettino medico parla di una polmonite bilaterale e le sue condizioni cliniche “continuano a presentare un quadro complesso”.

Ieri in serata la Sala stampa vaticana ha fatto sapere che “La tac al torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto, prescritta dall’equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico Gemelli ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ulteriore terapia farmacologica. L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso”.

Queste nuove informazioni serali sono arrivate dopo che per tutta la giornata si era rimasti in attesa di nuove informazioni mediche. Non si parla più solo di “infezione polimicrobica delle vie respiratorie”, ma di una polmonite bilaterale, sicuramente allarmante per una persona di 88 anni e già gravata da una salute complicata. E si conferma quanto meno che la degenza del Papa al Gemelli non sarà breve. Per questo, intanto, sono stati cancellati tutti gli impegni del pontefice. Non si sa ancora se e in che modo Francesco terrà l’Angelus domenicale: la scorsa domenica il testo era stato scritto e poi diffuso.

Il Papa comunque, definito sempre “di umore buono” da chi gli è accanto, oltre al “riposo assoluto” che gli è stato prescritto non trascura le sue consuetudini: ieri sera, ad esempio, verso l’ora della cena, non ha mancato di telefonare alla parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, come fa quotidianamente da mesi per far sentire la sua vicinanza alla comunità cattolica presente nella Striscia. Continua inoltre a portare avanti i suoi compiti di governo della Chiesa. Ieri, oltre ad inviare un messaggio alla Facoltà Teologica del Triveneto nel 20esimo anniversario di fondazione, ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Baie-Comeau, in Canada, presentata da monsignor Jean-Pierre Blais e ha nominato vescovo padre Pierre Charland, finora ministro provinciale dei Francescani del Canada.

Il Santo Padre, dicono dalla Sala stampa del Vaticano “ha ricevuto l’eucarestia e, nel corso della giornata, ha alternato il riposo alla preghiera e alla lettura di testi. Ringrazia per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui”.