Papa Francesco: “quadro clinico complesso. Richiesta una degenza adeguata”
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Sembra più complesso del previsto il quadro clinico di Papa Francesco, ricoverato da venerdì scorso al Policlinico Gemelli di Roma per il riacutizzarsi della bronchite e per un’infezione alle vie respiratorie. Proprio questa complessità, “richiederà una degenza ospedaliera adeguata”, riferisce la sala stampa vaticana, precisando che “i risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha determinato una ulteriore modifica della terapia”.
“L’umore del Papa è buono”. Il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni, sollecitato dai giornalisti ha aggiunto che “Il suo umore è buono”. Questa mattina la sala stampa vaticana aveva dichiarato che le condizioni di salute del pontefice erano “stazionarie” e che Bergoglio aveva “riposato bene durante la notte”, si era “dedicato alla lettura dei quotidiani” e che avrebbe “proseguito le terapie”.
Annullati tutti gli impegni. Inoltre “a seguito del perdurare della degenza ospedaliera del Santo Padre, – fa sapere una nota della sala stampa – l’udienza generale di mercoledì prossimo, 19 febbraio, è annullata”. Il Pontefice non ce la farà nemmeno a presenziare domenica in occasione del Giubileo dei diaconi. Gli eventi del Giubileo proseguono, comunque, secondo l’agenda.
I primi malesseri il 12 febbraio. Papa Francesco, 88 anni, il 12 febbraio scorso aveva accusato i primi malesseri tanto che nonostante avesse cominciato a leggere la catechesi dell’udienza generale, si era dovuto interrompere e aveva chiesto a un suo collaboratore di continuare la lettura. “E adesso mi permetto di chiedere al sacerdote, che continua a leggere perché io con la mia bronchite non posso ancora”, aveva detto lui stesso ai fedeli presenti nell’Aula Paolo VI. In seguito a questo episodio si è deciso di trasferirlo in ospedale, dove i medici hanno previsto un periodo di osservazione.
Bergoglio dall’ospedale chiama la parrocchia di Gaza. Durante la sua degenza in ospedale, il pontefice ha contattato telefonicamente la parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, la comunità cattolica presente nella Striscia. “Il Papa ci ha chiamati venerdì e sabato, era di buon umore, la voce un po’ affaticata, ma ha voluto sapere come stiamo. Un collaboratore gli ha passato il telefono e ha potuto parlare con noi. Ieri invece ha riposato e sapevamo che non avrebbe telefonato”. E’ quanto ha riferito uno dei responsabili della parrocchia a Tgcom24. Il Papa in questi mesi ha chiamato tutti i giorni il parroco padre Gabriel Romanelli e il vice parroco, padre Yusuf Asad, per manifestare la sua vicinanza in questo momento così difficile per la popolazione.