Ponte di Genova, ultimatum di Conte ad Autostrade: “proposta vantaggiosa o revoca”
La vicenda concessione-Autostrade potrebbe essere ad una svolta. E’ infatti arrivato l’ultimatum del premier Giuseppe Conte: il caso Autostrade per l’Italia “si trascina da troppo tempo. Ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. O arriva una proposta della controparte che è vantaggiosa per lo Stato – attacca – oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche”.Per quanto riguarda il tema dell’affidamento del nuovo ponte di Genova ad Aspi, Conte ha sottolineato di ritenere la polemica senza senso, “perché fino a quando non viene revocata la concessione è automatico l’affidamento del ponte ad Aspi”.
I tempi sono stretti, anzi strettissimi, “entro questo fine settimana”, ribadisce conte forte anche della sentenza della Consulta secondo la quale che ha ritenuto «non fondate» le questioni relative all’esclusione legislativa di Aspi dalla procedura negoziata volta alla scelta delle imprese cui affidare le opere di demolizione e di ricostruzione.
Nel pronunciamento si legge che “la decisione del legislatore di non affidare ad Autostrade la ricostruzione del ponte è stata determinata dalla eccezionale gravità della situazione che lo ha indotto, in via precauzionale, a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del ponte stesso”.
Inoltre, la corte ha dichiarato inammissibili le questioni sull’analoga esclusione delle imprese collegate ad Aspi e quelle concernenti l’obbligo della concessionaria di fare fronte alle spese di ricostruzione del ponte e di esproprio delle aree interessate.
“Ci conforta che la Corte costituzionale abbia confermato la piena legittimità costituzionale della soluzione normativa che venne a suo tempo elaborata dal governo”, ha commentato il premier Conte.
“Avevamo ragione noi”, il commento di Luigi Di Maio e di tutti i ‘big’ del M5S alla sentenza della Corte Costituzionale che dà torto ad Autostrade, giudicando legittimo estromettere la società dalla costruzione del nuovo ponte: “Non ci siamo mai piegati”, sottolineano i pentastellati che ora vanno in pressing sul premier conte affinché acceleri sulla “manovra di estromissione” dei Benetton.