Quarto incendio a Roma: fiamme domate. Gualtieri: “sequenza impressionante” di roghi
E’ stato aperto un fascicolo di indagine per appurare l’origine delle fiamme partite dall’area di alcuni autodemolitori in zona Casilina a Roma. Dopo una notte di lavoro delle squadre di vigili del fuoco l’incendio, scoppiato ieri pomeriggio, è sostanzialmente sotto controllo.
Sono 50 i vigili del fuoco che stanno ancora operando, 20 gli automezzi impiegati, tra cui il mezzo speciale Dragon fatto arrivare dall’aeroporto di Fiumicino. Prosegue infatti l’opera di smassamento, bonifica e raffreddamento dei materiali stoccati nelle attività di autodemolizioni, anche con l’impiego di escavatori. Le persone che sono state evacuate per precauzione nelle fasi iniziali dell’incendio, sono rientrate nelle proprie abitazioni nel corso della notte.
Ieri si sono vissute ore di grande apprensione, tanto che il presidente del V Municipio, Mauro Caliste ha raccomandato via Facebook : “Utilizzate la mascherina, chiudete le finestre e non avvicinatevi”. Il rogo è divampato tra via Casilina e via Palmiro Togliatti, ai confini del Parco archeologico di Centocelle.
L’incendio ha inoltre ancora riflessi sulla circolazione nella Capitale. Resta infatti chiusa via Palmiro Togliatti tra via Casilina e via Fadda per consentire il movimento dei mezzi di soccorso.
I timori di Gualtieri. Il sindaco di Roma, ha spiegato che non è ancora chiaro se la “sequenza impressionante” di roghi che ha interessato varie zone della Capitale sia “di origine criminale o solo colposa” ma ha avvertito che “non è il momento di speculazioni politiche e di divisioni”. “È il tempo dell’unità, della vicinanza alle romane e ai romani colpiti, e della determinazione a non farsi intimidire e ad andare avanti sulla strada della modernizzazione e del rilancio di Roma”, ha aggiunto Gualtieri.
Poco probabile l’ipotesi del caldo. L’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, ha spiegato che le temperature non erano tali da giustificare un’autocombustione. Inoltre a rafforzare la pista dolosa, il fatto che le fiamme siano partite da una zona che in passato ha ospitato campi nomadi e che da anni restano in attesa di una bonifica. Dal Pd è arrivata la richiesta di fare “piena chiarezza” sull’origine del rogo.
Arpa Lazio monitora la qualità dell’aria. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio ha fatto sapere che “sono stati posizionati due campionatori, uno nell’Aeroporto militare Francesco Baracca, l’altro nella sede di via Saredo per verificare eventuali effetti sulla qualità dell’aria”.