Riaperte le indagini sul Giro d’Italia 1999 e su Marco Pantani

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C’è un nuovo colpo di scena su Marco Pantani e il Giro d’Italia del 1999, dove il Pirata fu accusato, e poi squalificato per doping. Dopo 25 anni la procura di Trento ha riaperto le indagini su quanto sarebbe accaduto nel 1999, quando il ‘Pirata’ era maglia rosa al Giro d’Italia. Il nuovo fascicolo riguarda l’ipotesi di un presunto giro di scommesse clandestine legate alla camorra che puntava a evitare la vittoria di Pantani nella classifica finale. Il primo a parlare della vicenda fu Renato Vallanzasca, già ascoltato come persona informata sui fatti, nel carcere milanese di Bollate.

Secondo le rivelazioni di Vallanzasca, i racconti e le intercettazioni di alcuni camorristi, la criminalità organizzata campana sarebbe intervenuta per evitare che Pantani portasse la maglia rosa fino a Milano. Per questo il Pirata, che stava dominando la corsa rosa, sarebbe stato controllato prima della tappa di Madonna di Campiglio, quando i risultati degli esami antidoping sul sangue prelevatogli di primo mattino, mostrarono un valore di ematocrito di 52, oltre il limite consentito che è di 50. Quel test portò alla squalifica del campione romagnolo.

Il via alle nuove indagini è arrivato anche dai legali della famiglia del pirata, da sempre convinta della morte violenta del campione e della ‘trappola’ tesa con il test antidoping, che hanno presentato una memoria corposa. L’indagine è a modello 44, ossia senza titolo di reato e senza indagati.