Rimini: fuori pericolo il bimbo accoltellato da un 26enne somalo. Cinque i feriti
E’ per fortuna fuori pericolo il bimbo di 6 anni accoltellato alla gola a Rimini da un 26enne somalo. Il piccolo, originario del Bangladesh, è stato operato nella notte all’Ospedale Infermi ed è ora ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata.
La dinamica. Per motivi ancora da chiarire l’uomo ha ferito lievemente con un coltello due controllori donna a bordo di un autobus. Poi ha costretto il conducente del mezzo a fermarsi e ad aprire le porte, quindi la fuga a colpi di fendente prima di essere bloccato dalla polizia. Il fermo è stato disposto dal pm Davide Ercolani, che coordina le indagini.
Cinque in totale i feriti. L’uomo era arrivato da alcuni anni in Europa ed era stato in altri Paesi prima di arrivare in Italia. Qualche mese fa aveva presentato domanda per lo status di rifugiato. Era ospite della Croce Rossa della Riviera Romagnola e secondo testimonianze si era già distinto per il suo comportamento aggressivo e violento. Qualche mese fa l’aggressore, aveva presentato domanda per lo status di rifugiato.
Il movente. Gli inquirenti stanno cercando di risalire ai motivi del folle gesto. Al momento sembra allontanarsi la pista terroristica, mentre prende corpo quella di un disagio mentale, aggravato forse dall’assunzione di sostanze stupefacenti. A scatenare la sua furia forse la richiesta del biglietto da parte dei controllori presenti sull’autobus.
Contro l’uomo via social, il commento di Salvini. “Immigrato senza biglietto fermato sull’autobus a Rimini, prima accoltella i due controllori, poi altre tre persone fra cui un bambino, ferito alla gola. Maledetto delinquente, spero che nessuno dica ‘poverino’. A casa sua e stop, giusto ministro Lamorgese?”, ha postato il leader del leader della Lega Matteo Salvini.
Vicinanza alle vittime da Bonaccini. “Quanto accaduto è di una gravità inaudita. Siamo vicini alle persona ferite a Rimini, fra cui un bambino. Prima di ogni altra cosa, il pensiero va a loro e ai loro cari. Grazie alle forze dell’ordine per il pronto intervento che ha portato al fermo dell’aggressore”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna ha poi aggiunto di essere a disposizione dei familiari per qualsiasi necessità. “Ora -ha concluso Bonaccini – vengano accertati i fatti e applicata la legge col massimo rigore nei confronti di chi si è reso colpevole di un fatto drammatico e inaccettabile”.