Ritorno alla leva obbligatoria
Si apre la discussione in merito al ritorno della leva obbligatoria. L’ipotesi è stata bollata dal ministro della Difesa Trenta come “un’idea romantica“. Questa è stata la risposta alle dichiarazioni di Matteo Salvini sull’ipotesi di reintroduzione del servizio militare per alcuni mesi. “Il ministro Trenta – spiegano le stesse fonti – si è già espresso sul tema: i nostri militari sono e debbono essere professionisti e su questo aspetto è d’accordo anche Salvini”.
Nei giorni scorsi, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta aveva sottolineato, durante un’intervista, che il servizio militare obbligatorio è un qualcosa “non più al passo con i tempi“. I soldati di oggi, aveva spiegato il ministro, “sono dei professionisti. E non abbiamo più le truppe che vengono dalle Alpi”. Dunque, “non c’è più bisogno di tanti soldati tutti insieme”.
D’altronde l’idea del ritorno della leva obbligatoria è un argomento ricorrente per il ministro dell’Interno utilizzato anche in campagna elettorale in varie occasioni. Durante un incontro organizzato dalle nazionali Alpini, Bersaglieri e del Fante aveva detto: “Sì, penso che di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo un esercito di leva sia meglio per la democrazia. Lo abbiamo messo in una proposta di legge che reintroduca il servizio di leva su base regionale per sei mesi. Farebbe il bene di tante ragazze e ragazzi”.