Roma, carabiniere ucciso a coltellate: è caccia agli aggressori
Ucciso da 8 fendenti. Così il vice brigadiere Mario Rega Cerciello, 35 anni, è stato ammazzato questa notte, a Roma, dopo essere intervenuto con alcuni colleghi, in via Pietro Cossa, nel centro della città, per un presunto “cavallo di ritorno” di una borsa, rubata poco prima da due uomini. E’ successo poco dopo le 3. Bloccati dai militari, uno dei due ha estratto un coltello con il quale ha pugnalato il carabiniere colpendolo otto volte, una delle quali al cuore. Trasportato d’urgenza al Santo Spirito, Cerciello è morto intorno alle 4 dopo un tentativo di rianimazione. Ora è caccia ai due aggressori, fuggiti dopo la colluttazione.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha subito twittato la notizia: “Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un Carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa“.
La ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, si è stretta “in un forte abbraccio alla moglie e alla mamma del vice brigadiere Mario Cerciello Rega e all’Arma dei Carabinieri – ha scritto in un tweet – Chiedo tolleranza zero per i delinquenti autori del vile atto”.
Messaggio simile a quello lanciato dal vicepremier Luigi Di Maio: “Il mio abbraccio alla famiglia del militare e a tutta l’Arma. È un momento di grande dolore per lo Stato”. Poi, in diretta a SkyTg24, il leader del Movimento 5 Stelle ha aggiunto che “se dovessero essere persone non italiane ad aver ucciso il carabiniere, spero che il carcere se lo facciano a casa loro e non qui. Se sono irregolari non dovevano essere qui, col sistema di rimpatri dobbiamo agire con più forza”.