Roma, contaminato un lavoratore al Centro Enea Casaccia: il Pd chiede chiarimenti

Sospetto caso di contaminazione da plutonio di un lavoratore nel Centro Enea Casaccia, alle porte di Roma, sulla via Anguillarese nei pressi di Bracciano. Un lavoratore è stato sottoposto a controlli dopo che nel suo corpo sono stati rilevati livelli di radioattività oltre la norma. Esclusi rischi per la sua salute e contaminazioni all’ambiente esterno.

L’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare sta “seguendo con la massima attenzione il caso” e al momento, fa sapere la Sogin, la società che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi: “non vi è stato alcun incidente nucleare e ogni informazione circolante in tal senso è destituita di fondamento”.

La ricostruzione della Sogin. “Il 21 novembre scorso, nel corso di attività di gestione di rifiuti radioattivi all’interno dell’impianto Plutonio, che si trova nel centro Enea di Casaccia, è stato riscontrato un evento di ‘contaminazione interna’ di un dipendente con potenziale superamento dei limiti di dose annuale prescritti dalla normativa. Sogin ha subito informato di quanto accaduto tutte le Autorità”.

“Sono state immediatamente attivate le procedure previste dalla legge finalizzate a tutelare la salute dei lavoratori, così come avviene ordinariamente. I monitoraggi effettuati e conclusi venerdì pomeriggio registrano valori confortanti. Sogin continuerà a monitorare la situazione nel rispetto delle procedure previste”.

Isin: “esigenza di accertare quanto accaduto”. L’Ispettorato nell’immediatezza della contaminazione ha effettuato una prima ispezione nell’impianto e ha raccolto le dichiarazioni dei responsabili sulla dinamica di quanto accaduto. Al contempo continua a monitorare la vicenda che, “sembra non prefigurare conseguenze severe”. Una seconda ispezione è stata già programmata e dovrebbe essere effettuata nei prossimi giorni. “Resta, naturalmente, l’esigenza di accertare quanto accaduto e come si è potuta verificare la contaminazione di un esponente del personale, che dovrebbe operare in piena sicurezza grazie ai dispositivi di protezione previsti dalle normative in materia”. Infine l’Isin ha aggiunto che tra i suoi compiti c’è anche quello di accertare, “ove vi fossero state, falle nelle procedure di sicurezza o nella loro attuazione e raccogliere elementi per individuare eventuali responsabilità”.

Il Pd chiede chiarimenti. Alla notizia alcuni deputati dem hanno chiesto al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, di chiarire quanto accaduto. “Apprendiamo da notizie di stampa che presso l’ex sito nucleare di Casaccia, gestito dalla Sogin, alle porte di Roma, nei giorni scorsi un operaio sarebbe risultato colpito da contaminazione da plutonio”, hanno affermato i deputati Simiani, Peluffo, Di Sanzo, Laus e D’Alfonso nel corso di un’interrogazione parlamentare. I deputati concludendo il loro intervento, hanno quindi chiesto al ministro “quali iniziative urgenti intenda intraprendere per accelerare l’iter di individuazione del deposito unico nazionale delle scorie radioattive al fine di anticipare, rispetto alla previsione del 2039, la sua messa in esercizio”.