Roma, corruzione e turbativa d’asta: arrestato il Dg di Sogei. Tra gli indagati anche il referente di Musk in Italia
Un dirigente della società Sogei è stato arrestato assieme a un imprenditore con l’accusa di corruzione. I due sono stati bloccati lunedì sera in flagranza di reato dalla guardia di finanza mentre avveniva la cessione di circa 15mila euro, denaro poi posto sotto sequestro. Indagate 14 società e 18 persone tra le quali, secondo quanto scrive la Gdf, il “referente di Elon Musk in Italia”. Gli arresti sono arrivati nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Roma riguardante corruzione e turbata libertà degli incanti. Lo Stato Maggiore della Difesa fa intanto sapere che assicurerà il massimo supporto alle autorità inquirenti: l’indagine della procura di Roma sugli appalti banditi da Sogei ha infatti coinvolto anche un capitano di fregata della Marina.
La Guardia di Finanza nell’informativa presente negli atti dell’indagine della Procura di Roma scrive: “Un articolato sistema corruttivo con diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia infine al ministero dell’Interno”. Tra i soggetti economici interessati dalle perquisizioni figurano, in quanto sottoposte ad accertamenti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001, le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa.
“Dalle intercettazioni delle utenze in uso all’imprenditore arrestato ieri assieme al Dg di Sogei, Paolino Iorio, sono emersi – come si legge nell’informativa – i contatti e gli incontri avuti con tale ‘Antonio della Difesa’ successivamente identificato come un Capitano di fregata della Marina Militare. Già dai primi incontri emergeva che il militare, al fine di svolgere il proprio ruolo nell’ambito di una fornitura, ha avanzato richieste di compensi nonché – è detto – l’assunzione di una persona da parte di una delle imprese gestite dall’imprenditore”.
“Sogei – si legge in una nota della società – esprime piena fiducia nella magistratura a cui sta prestando totale supporto, e si dichiara indiscutibilmente estranea ai fatti. Ove i fatti contestati fossero acclarati in maniera definitiva l’azienda si dichiarerà parte lesa e si tutelerà nelle sedi competenti”.