Salvini a Modena: scontri tra centri sociali e polizia
Scontri a Modena prima e dopo il comizio elettorale di Matteo Salvini, in visita in Emilia Romagna per un tour nelle città dove si vota per le amministrative.
Prima dell’arrivo del ministro dell’Interno, all’ingresso del parco Novi Sad, da un gruppo di un centinaio di manifestanti al presidio del centro sociale Spazio Guernica è partita una sassaiola contro gli agenti, che hanno risposto con una carica e qualche manganellata. I ragazzi gridavano “lasciateci passare”, “liberiamoci dal razzismo”. Dopo un paio d’ore sono ripresi gli scontri con cariche delle forze dell’ordine su un gruppo di manifestanti che stava tentando di sfondare il cordone. Sono volate manganellate e un ragazzo è rimasto ferito al capo perdendo del del sangue. Una persona è stata fermata.
“Vergognosi. Il 26 maggio la scelta è chiara. E quelli che tirano sassate alla Polizia non vinceranno mai!” scrive su Twitter il ministro dell’Interno che poi, quando arriva, dal palco dice: “Questa è la Modena vera, non quella di quattro zecche da centro sociale che vanno giù a fare casino. Più scrivono ‘Salvini muori’, ‘Salvini a testa in giù’, più vado avanti come un treno. ”.
La maggior parte dei presenti lo applaude ma un gruppo, soprattutto giovani, a più riprese, lo contesta e lui replica: ”Non vi sento, avete perso la voce, avete fatto troppo tardi questa notte al centro sociale, non ci sono più i compagni di una volta.”. E a chi gli urla, tra le altre cose, “scemo” e “buffone” Salvini risponde: “Mia figlia che ha sei anni fa cori più intelligenti”. Poi rincara la dose: “abbiamo bisogno di gente che lavora, non di gente che fa casino”.
Quella del parco Novi Sad non è l’unica contestazione a Modena per l’arrivo del vicepremier: in piazza Mazzini manifestano anche Cgil, Anpi e Arci più una parte del Pd, mentre in contemporanea una protesta di Ligera e un gruppo di antagonisti, non solo modenesi, si sono dati appuntamento in piazza Pomposa, poco distante dal palco del leghista.