Scossa di terremoto 4.7 nel foggiano. La terra trema ancora anche nei Campi Flegrei

Una scossa di terremoto di 4,7 gradi sulla scala Richter è stata avvertita alla 20.37 sulla costa Garganica, in provincia di Foggia. È stata percepita distintamente anche a Bari. Il sisma è stato localizzato dalla Sala Sismica Ingv di Roma, con un epicentro in mare ad una profondità di 1 chilometro.

Successivamente, si è verificato uno sciame sismico con altre quattro scosse: la prima di magnitudo 2.9 alle 20:42, la seconda di 3.8 alle 21, la terza di 2.6 alle 21:02 e la quarta 2.0 alle 21:10. Il sisma è stato nitidamente avvertito anche in Basilicata: segnalazioni sono arrivate dalla zona del Vulture-Melfese, ai confini con la provincia di Foggia. Diversi post sulla scossa di terremoto sono stati pubblicati sui social anche dai residenti a Potenza e a Matera.

Nuovi scosse nei Campi Flegrei
Intanto, ventiquattro ore dopo la scossa 4.4 che ha fatto tremare Napoli e i Campi Flegrei, con molte persone che hanno preferito trascorrere la notte in auto o raggiungere i centri di accoglienza allestiti dai comuni interessati o trasferirsi da parenti, una nuova scossa di magnitudo 3.5 è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ai Campi Flegrei alle 19.44 di oggi venerdì 14 marzo. La profondità è di 3 chilometri e l’epicentro è sempre nella zona tra Pozzuoli e Bagnoli.
Il nuovo sisma è stato avvertito oltre che nel comune di Pozzuoli e nel quartiere napoletano di Bagnoli, anche nelle aree limitrofe. Non sono al momento segnalati danni.
“E’ un momento difficile ma lo Stato c’è”, dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, giunto  a Bagnoli per incontrare i sindaci e “rassicurare la popolazione”.  L’ipotesi di evacuazione? “E’ sulla carta ma al momento non c’è una prospettiva concreta né immediata”.

“Sebbene da molti mesi si continuano a registrare variazioni fluttuanti e variabili, ma sostenute, di alcuni parametri quali la velocità di deformazione del suolo e l’emissione di CO2, gli altri parametri rilevati dal sistema di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano-Ingv nel suo complesso non mostrano evidenze dell’imminenza di una eruzione vulcanica, soprattutto alla luce di un’analisi di tutti i parametri geofisici e geochimici nel loro complesso”. Lo scrive l’Ingv il un punto sulla situazione nei Campi Flegrei e bradisismo della zona.