Scuola, stop alle note sul registro e alle sanzioni disciplinari
Niente più note sul registro o sanzioni disciplinari come l’espulsione o la sospensione. Con un emendamento alla proposta di legge che introduce l’insegnamento dell’educazione civica, la Camera ha soppresso due articoli del regio decreto 1297 del 1928 che riportavano le punizioni possibili per gli studenti indisciplinati. La novità vale per la scuola primaria. D’ora in avanti, quindi, in caso di problemi di disciplina nella scuola elementare si dovrà procedere convocando i genitori e risolvendo la questione insieme nell’ambito del patto educativo scuola-famiglia.
Plauso da parte dei presidi degli istituti scolastici, secondo i quali le precedenti norme erano ormai obsolete ed anacronistiche. Rispetto al disegno di legge che introduce l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole elementari e medie, oggi pomeriggio la Camera è chiamata al voto finale. E non manca lo scontro politico: “Tanto felice perché oggi il Parlamento approva l’educazione civica obbligatoria nelle scuole. Promessa mantenuta!” commenta in un breve video postato dall’aereo che lo ha portato a Budapest, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Deve smetterla di raccontare bugie agli italiani, perché la proposta sull’introduzione dell’insegnamento di educazione civica, di cui si vanta, è cosa assai diversa da ciò che aveva promesso – attacca la senatrice del Pd Simona Malpezzi, componente della commissione Istruzione.
Ancora a proposito di scuola il vicepremier Matteo Salvini, dopo la proposta del grembiule per gli studenti, afferma di essere d’accordo con la proposta d’installazione delle telecamere in classe. Il ministro dell’Interno è favorevole alle telecamere non solo negli asili, ma nelle scuole di ogni ordine e grado.