Sea Watch 3: l’arresto della capitana Carola Rackete diventa un caso diplomatico
Sull’arresto della capitana della Sea Watch 3 Carola Rackete è quasi scontro diplomatico tra Italia, Germania, Francia e Lussemburgo, mentre il premier Giuseppe Conte non si pronuncia: “Non spetta a me formulare giudizi. A me spetta il compito di far applicare le leggi e richiamare tutti quanti al rispetto”.
Il primo ad intervenire è il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Mass: “Salvare vite umane è un dovere umanitario”. “Soccorrere vite umane – ammonisce poi Mass – non può essere criminalizzato”. “Tocca alla giustizia italiana ora chiarire le accuse”, conclude.
Dopo Berlino, anche la Francia punta il dito contro l’Italia, con il ministro dell’Interno Christophe Castaner che dice: “La chiusura dei porti è una violazione del diritto del mare”, quindi l’appello del ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, affinché Carola sia liberata.
Appello indirizzato direttamente al collega e “amico” Enzo Moavero Milanesi che a sua volta ha risposto così: “Caro Jean, Ministro degli Esteri del #Lussemburgo, rispondo al tuo messaggio di oggi nel medesimo spirito dell’amicizia di lunga data che ci lega, e con lo stesso mezzo informale e diretto da te scelto. Nei confronti della Comandante della Sea-Watch 3, Carola Rackete, è stata aperta un’inchiesta e adottate misure da parte della magistratura italiana.
In base alla nostra Costituzione, i giudici hanno piena indipendenza dal Governo. Con rispetto e fiducia ne attendiamo, dunque, le decisioni. Desidero, peraltro, cogliere l’occasione per ringraziare, nuovamente, il Lussemburgo per la disponibilità ad accogliere alcuni dei migranti della Sea-Watch 3. Con amicizia, Enzo”.
In serata prende posizione anche il Vaticano: “La vita umana va salvata in qualsiasi maniera. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario” ha detto il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin.
“L’Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani”, la replica del ministro Matteo Salvini.
“Con lo sbarco – commenta il segretario del Pd Nicola Zingaretti – finisce la sceneggiata di Salvini. È solo propaganda. Quello giallo-verde è l’unico governo al mondo a creare problemi anziché risolverli” .
Per Matteo Orfini, membro della delegazione dem salita sulla nave: “Il governo ha scelto di far crescere la tensione, ha scelto di giocare una partita squallida sulla pelle di 42 esseri umani. C’era l’accordo per la redistribuzione dei migranti, eppure non sono stati fatti sbarcare ‘in 5 minuti’ come aveva promesso Matteo Salvini. Sarebbero ancora sulla nave se la Sea-Watch non avesse forzato”.
Il vicepremier Luigi Di Maio, sebbene convinto che sia stata infranta la legge bacchetta i toni violenti: “C’è della rabbia e lo comprendo – dichiara il capo politico 5S – capirla non significa alimentarla, perché poi altrimenti la rabbia si trasforma in insulti violenti” che “vanno sempre condannati”. Poi anche lui si affida alle decisioni della magistratura. “La capitana – aggiunge – verrà giudicata da giudici sulla base delle leggi dello Stato italiano”.