Seconda estate con il Coronavirus, in spiaggia si andrà con le stesse regole del 2020
Tempo di ripensare alle vacanze in sicurezza. Nella seconda estate in cui l’Italia – e gran parte del mondo – è ancora alle prese con l’epidemia da Coronavirus, il governo prova a tenere in equilibrio le attività balneari, che hanno bisogno di esercitare per non peggiorare ulteriormente il loro volume d’affari, con l’esigenza di tutelare la salute della collettività nel corso della pausa estiva dal lavoro.
Il mare resta la meta più ambita per italiani e turisti. Ma come tornare in spiaggia senza vivere con l’ansia di essere contagiati? Come evitare il rischio di andare incontro a una nuova impennata dei casi positivi come accaduto lo scorso anno, quando l’allentamento delle misure è stato inteso come un “liberi tutti”? Per l’esecutivo, che in questi giorni ha ripreso in mano il dossier, sarà sufficiente adottare di nuovo le stesse misure anti-Covid decise per la scorsa stagione balneare.
Ad averlo reso noto è stato il coordinatore del tavolo interregionale sul Demanio e assessore ligure Marco Scajola alla fine di un vertice con le Regioni sulle linee guida per l’inizio della stagione balneare della prossima estate 2021. Stando a quanto riportato dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, sono esattamente queste le linee “da cui ripartire”. “Lo scorso anno come Regioni avevamo lavorato per realizzare linee guida che il governo recepì – ha detto Scajola – e che non ha mai visto spiagge chiuse per Covid. Dunque – ha affermato – noi per l’estate 2021 ripartiamo da lì”.
Il coordinatore del tavolo interregionale sul Demanio ha poi evidenziato la forte “unione tra Regioni che, al di là del colore politico, fanno squadra per affrontare al meglio la situazione che abbiamo di fronte, che coinvolge economia, turismo e sicurezza”. Previsto per oggi anche l’incontro con tutte le associazioni di categoria per metterle al corrente delle decisioni prese nelle ultime ore.
Stando alle misure anti-Covid in vigore l’estate scorsa, tra un ombrellone e l’altro deve esserci una distanza di almeno 4,5 metri, è necessario prenotarsi per accedere agli stabilimenti balneari, sono vietati i party in spiaggia, ed è necessario igienizzare costantemente le superfici utilizzate dai bagnanti (come sdraio o tavolini) e gli spazi comuni in generale. E sempre nella giornata di oggi va avanti la discussione sul cosiddetto “pass” che consentirà alle persone vaccinate o negative al virus di spostarsi tra regioni rosse e arancioni in sicurezza.