Sette regioni in zona bianca: cosa cambia da domani
L’Italia si prepara a vestire tutta di “bianco”. Da domani 4 regioni Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, passeranno nella fascia più bassa di rischio covid e andranno ad aggiungersi a Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia già nella fascia bianca dal 31 maggio. Per ora il resto dell’Italia resta ancora in zona gialla ma da lunedì 14 giugno, se il trend verrà confermato, sarà il turno di Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e provincia di Trento.
Come deciso dal governo Draghi, in zona bianche il coprifuoco salta, in quelle gialle, da domani, la notte si allunga di un’ora: slitta infatti fino a mezzanotte per Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Toscana, Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano.
Nelle zone bianche restano comunque dei divieti: non si può girare senza mascherina, bisogna rispettare il distanziamento e non si può ballare in discoteca.
Nei locali pubblici e per le visite ad amici e parenti si applica invece non bisogna essere più di 6 se ci si trova all’interno (salvo conviventi), mentre non c’è alcun limite per i commensali nei tavoli all’aperto.
Riaprono, inoltre, i parchi divertimento, i parchi acquatici e i parchi a tema, le sale giochi e quelle bingo, le fiere e le sagre, i centri termali e quelli benessere, i palazzetti dello sport al chiuso (riempiti al 25% della loro capienza).
Per quanto riguarda matrimoni, unioni civili, battesimi e comunioni sarà possibile festeggiarli ma gli ospiti dovranno avere il “green pass”, ossia un certificato medico di avvenuta guarigione dal Covid, un’attestazione di avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un tampone fatto al massimo 48 prima dell’evento.