Sì allo sbarco dalla Alan Kurdi. Lamorgese all’Ue: “superare l’attuale sistema”
Il Viminale ha autorizzato l’approdo della Alan Kurdi in Sardegna e ha dato l’ok allo sbarco dei 125 migranti a bordo. La decisione è stata presa in seguito alla richiesta della nave dellOng Sea-Eye, di potersi avvicinare alle coste nella rada di Arbatax, per il peggioramento delle condizioni meteo.Contestualmente all’autorizzazione – sottolinea il Viminale – è stata avviata la procedura europea di ricollocamento e l’80% dei migranti soccorsi verrà trasferito in altri Paesi europei”
Tra il 19 e il 20 settembre, la nave ha effettuato tre interventi di soccorso al largo della Libia. Tra i migranti salvati ci sono 62 minori, il più piccolo dei quali ha cinque mesi. Subito dopo l’intervento la Alan Kurdi, ha contattato i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di “Italia, Malta, Germania e Francia, nonché il Ministero degli esteri tedesco”, chiedendo un porto sicuro, “ma nessuno di loro ha risposto”. Questo è quanto ha dichiarato la Ong tedesca.
E non è soddisfatta dell’accordo Ue sui migranti, la titolare dell’Interno Luciana Lamorgese secondo cui: “Da una prima analisi” del nuovo patto “sembra di cogliere da un lato elementi di discontinuità rispetto alle proposte degli anni scorsi, ma non c’è quel netto superamento degli accordi di Dublino e che rimetterebbe sul tavolo le trattative con i ministri dell’Interno d’Europa per una strategia complessiva dell’Ue. Chiederemo il superamento completo dall’attuale sistema” ha aggiunto il ministro.
“Abbiamo il decreto immigrazione che sarà esaminato in uno dei prossimi Consigli dei ministri, si verificheranno anche le sanzioni che secondo me potrebbero anche diventare sanzioni di carattere penale ma è una strada che intraprenderemo con la modifica dei decreti”, ha poi aggiunto la Lamorgese in audizione in Commissione Schenghen, parlando del nuovo decreto sicurezza.
Giorgia Meloni: “l’Italia dve difendere le sue frontiere”. Sul patto europeo è calata la scure della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Piano immigrazione della UE: niente redistribuzione automatica in Europa di chi entra illegalmente ma controllo esterno delle frontiere, centri sorvegliati per chi entra illegalmente, distinguere tra chi ha diritto alla protezione internazionale da chi deve essere rimpatriato”.
“Insomma, tuona la Meloni su Fb, dalla Von der Leyen una doccia gelata al governo PD-M5S e alla sua politica delle porte aperte all’immigrazione illegale di massa. Il messaggio dell’Europa è chiaro: “Cara Italia, devi difendere le tue frontiere, perché i clandestini che farai entrare te li devi tenere tu”. Cosa altro serve per fermare la furia immigrazionista della sinistra italiana?”.