Siccità: perquisizioni in Acea e indagato il presidente Saccani
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Il Tribunale regionale delle Acque avrebbe respinto il ricorso presentato da Acea contro lo stop dei prelievi dal Lago di Bracciano deciso dalla Regione Lazio. Intanto quella di oggi è stata una giornata molto calda che ha visto i carabinieri del Noe fare irruzione negli uffici di Acea a Roma, in piazzale Ostiense, per sequestrare documentazione relativa alla captazione di acqua dal bacino del lago di Bracciano. Un avviso di garanzia per inquinamento ambientale è stato inoltre notificato al presidente di Acea Paolo Saccani.
Le perquisizioni fanno seguito ad alcune denunce presentate alla Procura della Repubblica di Civitavecchia riguardo la criticità ambientale che sta interessando il lago. La Procura ha delegato le indagini ai carabinieri del Noe di Roma. Secondo quanto si è appreso, le denunce sarebbero due e a presentarle sarebbero stati un parlamentare e alcuni sindaci delle aree che affacciano sul lago.
E non si esclude un intervento diretto del governo per risolvere la questione: il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha definito la situazione di Roma “particolarmente preoccupante” e ha definito “non accettabile” il razionamento dell’acqua in città. Il lago di Bracciano per il ministro “si trova nella più grave emergenza idrica registrata nell’Italia centrale”.