Smart working, nuove regole dal 1° settembre
Dal 1° settembre sono in arrivo importanti novità per quanto riguarda lo smart working: si torna alla vecchia norma che prevede la sottoscrizione di accordi individuali con ciascun lavoratore, così come era prima della pandemia. Il dl Semplificazioni e un successivo decreto attuativo del ministero del Lavoro hanno permesso, tuttavia, di mantenere viva la semplificazione burocratica, ovvero i datori di lavoro potranno comunicare in maniera semplificata i nominativi dei dipendenti che operano con la modalità del lavoro agile.
Il precedente obbligo di comunicazione dell’accordo individuale sarà sostituito, dunque, da una comunicazione dei nominativi dei lavoratori e della data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro da trasmettere in via telematica al Ministero. “È un primo passo – si legge in una nota – con il quale si rendono più semplici gli obblighi di comunicazione relativi al lavoro agile anche alla luce dell’esperienza maturata durante la pandemia”.
Il ministro Andrea Orlando spiega: “L’esigenza di semplificazione degli obblighi di comunicazione nasce dalla necessità di rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale in considerazione di un sempre maggiore utilizzo di questa modalità di svolgimento del lavoro. In questo modo si snelliscono le procedure per i datori di lavoro e non si aggravano gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi ritenuti non necessari”.
ll decreto Aiuti bis, malgrado le richieste del ministro Orlando, non ha prorogato la possibilità dello smart working per fragili e genitori di minori di 14 anni, il cui diritto è così cessato a inizio agosto. Mercoledì 31 agosto, invece, termina la possibilità per il datore di lavoro di ricorrere allo smart working in modo unilaterale.
Con il dl Semplificazioni diventa la norma poter inviare massivamente gli accordi individuali. Il testo contiene in allegato un modulo per la trasmissione dei dati, che vanno dal codice fiscale del lavoratore al periodo di smart working. Oltre all’applicativo web, è prevista anche una modalità di invio massiva. Le aziende avranno comunque tempo fino al 1° novembre per adeguare i sistemi informatici e trasmettere le informazioni. Da giovedì 1° settembre sul portale Servizi Lavoro, che prevede l’accesso con Spid o Carta d’identità elettronica, sarà a disposizione dei datori sia pubblici che privati il modulo per la comunicazione. Gli invii massivi prevedono invece l’utilizzo di un servizio differente e perché la procedura sia pienamente operativa i sistemi delle aziende e centrali dovranno dialogare tra loro.
Sono cinque i giorni di tempo per la comunicazione dell’inizio del lavoro agile, per non incorrere in sanzioni. “Per quanto attiene al termine entro cui effettuare questo adempimento” – spiega la nota del ministero – occorre considerare che lo stesso si riferisce a una mera trasformazione della modalità di svolgimento della prestazione lavorativa. Pertanto, nella logica di favorire la semplificazione degli obblighi per i datori di lavoro, la relativa comunicazione andrà effettuata entro il termine di cinque giorni”.