Spedali civili di Brescia, morto un altro neonato: è il quarto in pochi giorni
Salgono a 4 i casi di neonati deceduti agli Spedali Civili di Brescia nel reparto di terapia intensiva neonatale. Ai tre casi già noti, si aggiunge anche quello di un neonato morto la mattina di sabato 5 gennaio. A quanto si apprende, il piccolo sarebbe nato con una grave malformazione e sarebbe deceduto nel giro di poco tempo. Anche su questo caso l’ospedale bresciano ha disposto accertamenti.
Secondo il nosocomio, però, non ci sarebbe alcuna correlazione con le altre morti avvenute sempre in questi giorni nella Terapia intensiva neonatale della struttura. Il presidente della Società italiana di neonatologia (Sin) Fabio Mosca ha riferito all’Adnkronos Salute che il quarto neonato morto “aveva una malformazione congenita alla trachea incompatibile con la vita”.
Questa mattina nel reparto sono arrivati i Nas inviati dalla ministra della Salute Grillo che ha disposto un’ispezione. I carabinieri hanno acquisto tutte le cartelle cliniche dei quattro piccoli pazienti deceduti. Il materiale è stato messo a disposizione della Procura di Brescia che sta valutando come procedere. L’autopsia sulla prima bambina morta il 29 dicembre è già stata effettuata l’ultimo giorno dell’anno, mentre domani potrebbero essere eseguite quelle sui due ultimi piccoli pazienti morti sabato.
Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha spiegato che la necessità è quella di capire se esiste una correlazione tra i vari casi oppure se le cause sia diverse per ogni neonato. “Lo dobbiamo a questi bambini che non hanno fatto in tempo ad affacciarsi alla vita – aveva spiegato dopo la notizia del terzo decesso –, ai loro familiari che abbraccio in questo momento di dolore, e anche a chi lavora con impegno e serietà ogni giorno in una struttura eccellente com’è l’ospedale bresciano”.Sicuro invece l’ospedale, secondo cui “non sussiste alcuna relazione tra i tre eventi. Si tratta di decessi subentrati a breve distanza l’uno dall’altro, nell’arco di una settimana, ma i quadri clinici rimandano a condizioni di malattia differenti e non appaiono correlati”.
Il fascicolo aperto dalla procura è omicidio colposo e per ora non ci sono formalmente indagati. Il pubblico ministero Corinna Carrara, titolare del fascicolo, in mattinata ha ricevuto l’intera cartella clinica. Sono tre le inchieste aperte per fare piena luce sulla sua morte. Oltre a quella della procura, infatti, indaga anche l’ospedale e la Regione che ha disposto una commissione interna.