Riaperture, Franceschini (cultura): “Stesse regole per spettacoli sportivi e teatrali”
I teatri ed i concerti come gli stadi. O magari trasferire gli spettacoli live proprio nelle arene dello sport. E’ questo l’auspicio del ministro della Cultura Dario Franceschini, dopo che il Governo ha dato il via libera all’apertura degli stadi in occasione di Euro 2021.
La nota del ministero recita: “In relazione alle notizie di stampa riguardo ad una differenziazione tra la presenza del pubblico negli eventi sportivi e in quelli culturali, il Ministero della Cultura precisa che: sia nell’audizione di lunedì sia nelle proposte inviate ieri al Cts, il ministro Franceschini ha chiesto che, nel caso in cui si dovessero autorizzare eventi sportivi con pubblico, le stesse regole dovrebbero riguardare i concerti e gli spettacoli negli stadi o in spazi analoghi”.
A fare eco a Franceschini Enzo Mazza, ceo della Federazione dell’industria musicale italiana, che dice: “È evidente che siamo di fronte ad una farsa. Si dibatte su protocolli stringenti sui quali dovrebbe esprimersi il CTS, per consentire quest’estate eventi musicali con mille o poco più persone all’aperto, e nello stesso momento si approva un piano per l’accesso di oltre 16 mila persone all’Olimpico in occasione degli europei di calcio?”. Poi Mazza aggiunge: “E’ una questione di principio, il mondo della cultura non può essere trattato in questo modo”.
Già questa mattina qualcosa si era mosso. Dopo le manifestazioni dei giorni scorsi di ristoratori e proprietari di attività commerciali, il Globe Theatre di Roma è stato occupato da un gruppo di lavoratori della cultura che in un comunicato su Facebook ha scritto: “Dopo più di un anno dal blocco degli spettacoli dal vivo chiediamo una riforma strutturale del settore. Non vogliamo una riapertura senza sicurezza, che ci faccia ripiombare in un mondo del lavoro ancora più incerto e privo di garanzie”.