Stop ai treni, previsti ritardi e cancellazioni. Nessun accordo raggiunto al Mit
È stato confermato – seppur con una riduzione di 12 ore – lo sciopero nazionale dei treni previsto per oggi (giovedì 13 luglio) proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie. L’astensione dovrebbe durare fino alle 15, con un impatto significativo per la circolazione che potrebbe portare a ritardi e cancellazioni. Soddisfatta, comunque, la Lega, secondo la quale grazie all’intervento del ministro dei trasporti è sarebbe stata scongiurata una situazione peggiore.
A fermarsi saranno Frecce, Intercity e treni Regionali. Come accade in questi casi però lo sciopero non sarà totale, visto che alcune corse – soprattutto quelle nazionali – saranno garantite. I pendolari che dovranno spostarsi di città in città sono tenuti a verificare la situazione consultando i canali ufficiali. È servito a poco, quindi, l’incontro che ieri il ministro dei trasporti Matteo Salvini aveva avuto con le sigle sindacali. Un incontro che ha definito alcuni dettagli per il futuro. Ma il presente, per ora, rimane incerto.
Nessuna intesa è stata raggiunta invece tra i sindacati del trasporto aereo e aziende del settore aeroportuale. Confermato dunque lo scioperò in programma sabato 15 luglio. Secondo quanto riferito dai sindacati nelle ultime ore, le risposte ottenute al Mit non sono state soddisfacenti. Per questo lo stato di agitazione prosegue.