Strage di Capaci, Mattarella al Foro Italico: “è compito delle istituzioni, prevedere e agire per tempo”
Sono passati 30 anni, ma sembra ieri tanto è ancora vivo e sconvolgente il ricordo di quel boato che alle 17:58 squarciò l’aria di un caldo pomeriggio palermitano. Ben 500 chili di tritolo sventrarono letteralmente l’autostrada A29 che dall’aeroporto Punta Raisi conduce al capoluogo siciliano, allo svincolo per Capaci, uccidendo il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la collega e moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
E a Palermo, la sua Palermo, non poteva mancare Sergio Mattarella per commemorare le vittime della strage di Capaci, ma anche di via D’Amelio. Appena 57 giorni dopo quel 23 maggio 1992 fu ucciso anche il braccio destro di Falcone, Paolo Borsellino, insieme ai cinque agenti della scorta: la sarda Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
A partire dalle 10 le commemorazioni al Foro Italico di Palermo. Il Capo dello Stato ha raggiunto la folla di studenti provenienti da tutt’Italia, Maria Falcone la sorella del magistrato ucciso dalla mafia e i numerosi esponenti del governo: i ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dell’Interno Luciana Lamorgese, della Giustizia Marta Cartabia, dell’Università Maria Cristina Messa, degli Esteri Luigi Di Maio.
Le parole di Mattarella: ”Da queste drammatiche esperienze, si dovrebbe trarre un importante insegnamento per il futuro: evitare di adottare le misure necessarie solo in caso di emergenza. E’ compito delle istituzioni, prevedere e agire per tempo. Raccogliere il testimone della visione di Giovanni Falcone, significa affrontare con la stessa lucidità le prove dell’oggi, affinché a prevalere sia ovunque, in ogni dimensione, la causa della giustizia al servizio della libertà e della democrazia”.
Sul palco del Foro Italico, durante tutta la giornata si alternano gli ospiti della Fondazione Falcone, fra loro don Luigi Ciotti, il segretario segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, musicisti, giornalisti, cantanti: prevista la partecipazione di Gianni Morandi e Malika Ayane.
Le commemorazioni continueranno a Santa Maria dello Spasimo, con i ministri Cartabia e Di Maio che prenderanno parte a un incontro sul contrasto al crimine organizzato nei paesi latinoamericani e caraibici. Alle 14, il capo della Polizia Lamberto Giannini deporrà una corona d’alloro in memoria dei caduti nella strage di Capaci nell’atrio dell’Ufficio scorte della caserma Lungaro e un’ora dopo, a Palazzo Steri, nella sede del rettorato universitario, l’Ateneo ricorderà Francesca Morvillo. Nel pomeriggio, alle 17.58, l’ora della strage, all’Albero Falcone, in via Notarbartolo, davanti all’edificio dove abitava il magistrato assassinato saranno commemorate le vittime alla presenza del presidente della Camera Roberto Fico. Quindi, alle 19, nella chiesa di San Domenico, luogo di sepoltura del magistrato, sarà celebrata una messa. Iniziative sono previste anche in altre città siciliane e in tutta Italia.
A Palermo anche 1.400 lenzuola realizzate da 1.070 istituti scolastici che hanno accolto l’appello del ministero dell’Istruzione e della Fondazione Falcone, lanciato attraverso il bando #LaMemoriaDiTutti. Rita Atria, Peppino Impastato, Don Pino Puglisi, Libero Grassi, Pio La Torre, Lia Pipitone, Piersanti Mattarella, Rocco Chinnici: studentesse e studenti nelle scorse settimane hanno approfondito la storia di alcune donne e uomini uccisi dalla violenza mafiosa e hanno decorato i drappi bianchi, a ricordo di quelli che i palermitani usarono nel 1992, all’indomani delle stragi, per manifestare la loro ribellione.