Strage di Paderno Dugnano, la pm: “Non c’è nessun movente”
Una strage “senza movente”. E’ così Sabrina Ditaranto, pm della Procura per i minorenni, parla del triplice omicidio di Paderno Dugnano, nel Milanese. Lo fa durante la conferenza stampa al Comando provinciale di Milano dei carabinieri in cui spiega che Riccardo, 17 anni, che ha ucciso il fratellino di 12, la madre e il padre nella notte tra sabato e domenica, ha detto di sentirsi “estraneo al mondo” agli inquirenti. “Ha parlato di un malessere suo, non collegato alla famiglia, era un pensiero che aveva da qualche giorno, non collegato ad un impeto” ha spiegato la pm. Un disagio che il giovane non aveva mai espresso, nemmeno nei giorni precedenti, o durante la festa di compleanno del padre alla quale aveva partecipato proprio la sera prima.
Riccardo, spiega ancora la magistrata, “ha capito che non può tornare indietro, lui non si dà una spiegazione di quello che ha fatto. È molto lucido su questo, sa che quello che ha fatto è irreversibile”. “Dal punto di vista giudiziario – aggiunge – non abbiamo un movente tecnicamente valido. Dal punto di vista sociologico e psicologico ovviamente sono aperte le indagini”.
Al minorenne viene contestato l’omicidio aggravato dalla premeditazione (per essersi prima recato in cucina a prendere il coltello), dall’aver ucciso una vittima minore, dai legami familiari delle persone uccise e dall’avere agito mentre dormivano. Nelle prossime ore la procura avanzerà la richiesta di convalida del fermo. Successivamente sarà fissata l’udienza davanti al gip per un nuovo interrogatorio e valutare la misura cautelare. Al momento il 17enne è alla prima accoglienza del carcere minorile Beccaria.