Strage di Ustica, Mattarella: “il tempo non sanerà mai la ferita”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario della tragedia aerea del 27 giugno 1980, ha detto: la strage di Ustica “è impressa nella coscienza degli italiani come una tragedia straziante”. E ancora: “Ha strappato alla vita 81 persone indifese e ha lasciato la Repubblica senza una verità univoca capace di ricomporre appieno il quadro delle circostanze e dei responsabili. Il tempo non sanerà mai questa ferita”.
“Il primo pensiero – ha proseguito il Capo dello Stato – va a coloro che hanno perso genitori, fratelli, sorelle, parenti, amici. Il tempo trascorso non sanerà mai la ferita, ma consolida il legame di solidarietà umana e il sentimento di vicinanza verso chi ha tanto ingiustamente sofferto”.
Mattarella ha poi sottolineato: “senso di riconoscenza per l’impegno civile che i familiari sono stati capaci di esprimere, promuovendo la ricerca della verità anche di fronte a condotte opache e ostruzionistiche, incoraggiando gli uomini dello Stato che sono stati capaci di compiere passi importanti. La Repubblica sente come dovere inderogabile la permanente espressione della solidarietà e l’impegno per una più completa ricostruzione dei fatti”.
Sul tema il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha dichiarato: “Ustica è un nome che ogni anno rievoca dolore e indignazione in tutto il Paese. Ma dopo 41 anni le uniche parole che contano sono verità, conoscenza e trasparenza. Per questo, da inizio legislatura, mi sono impegnata a rendere accessibili gli atti delle commissioni parlamentari d’inchiesta del Senato. E fino a oggi sono 134mila le pagine desecretate. Un traguardo importante al quale possiamo e dobbiamo dare un seguito. L’obiettivo è conoscere tutta la verità e, finché non sarà raggiunto, il mio impegno non verrà mai meno, per onorare la memoria delle 81 vittime innocenti e il debito morale che l’Italia ha nei confronti dei loro familiari”.
Il presidente della Camera, Roberto Fico ha invece affermato: “abbiamo più che mai il dovere di ribadire l’impegno permanente e incondizionato volto ad accertare cause e responsabilità della strage di Ustica. Alcuni tasselli sono oramai acquisiti, e contribuiscono alla definizione di una verità giudiziaria e storica. Ciascuna istituzione deve ora adoperarsi perche’ gli altri tasselli emergano e siano posti nel giusto ordine”.