Tragedia funivia Mottarone: esplode il caso Eitan
Colpo di scena dopo la tragedia della funivia Stresa-Mottarone. La Procura di Pavia infatti ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona nel caso di Eitan Biran, il bimbo di sei anni unico sopravvissuto della sua famiglia. Il piccolo è stato portato in Israele dai nonni materni, che lo hanno sottratto alla zia Aya, la quale peraltro ne è la tutrice legale.
Le parole della zia materna del bambino. Alla Radio israeliana 103, Gali Peleg ha detto: “Parlo solo per chiarire che abbiamo agito per il bene di Eitan. Lui ha urlato di emozione quando ci ha visto ed ha detto ‘finalmente sono in Israele’. Non ha cessato di emozionarsi e di dire che noi siamo la sua vera famiglia. Ha detto di sentirsi fra le nuvole. Finalmente gli è tornato il colore sul viso”.
La precisazione di Gali Peleg. La zia materna poi ha precisato che non si tratta di rapimento, aggiungendo: “Siamo stati obbligati, non avevamo più saputo quali fossero le sue condizioni mentali e di salute. Potevamo solo vederlo per breve tempo. Lo abbiamo riportato a casa, così come i genitori volevano per lui. Quindi, la custodia alla zia paterna risulta irregolare”.
Dura la replica della zia paterna di Eitan. “E’ stata una mossa gravissima, un’altra tragedia per Eitan, messa in atto dalla famiglia materna”, ha detto Aya Biran, aggiungendo: “Voglio inoltre portare a conoscenza delle autorità israeliane che il nonno materno è stato condannato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie, la nonna materna”.