Vaccini: da oggi chi non è in regola potrebbe non entrare nelle scuole
Vaccini. È arrivato il fatidico giorno. Dopo la scadenza del termine, il 10 marzo, per la presentazione dei documenti, oggi l’ingresso nei nidi e nelle scuole materne potrebbe non essere certo per tutti. I genitori sprovvisti della certificazione dell’avvenuta vaccinazione o ancora non forniti della prenotazione in una Asl, con la somministrazione fissata anche dopo il 10 marzo, rischiano infatti di veder negare l’entrata ai propri piccoli. Lo ha precisato il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli.
Da oggi quindi il meccanismo che scatterà prevede che i dirigenti scolastici debbano inviare una comunicazione scritta alle famiglie i cui bambini non sono in regola con le vaccinazioni, invitandole a presentare i relativi documenti. Se questo non avverrà i bambini di asili nido e materne non saranno ammessi a scuola fino alla presentazione della documentazione richiesta.
I tempi delle possibili esclusioni sono però vari, perché dipenderanno da scuola a scuola. Ad esempio, si prevede che i tempi possano essere più rapidi nelle Regioni che hanno adottato l’anagrafe vaccinale: in questo caso le scuole ricevono direttamente dalle Asl la situazione relativa a quanti sono in regola con le vaccinazioni.
Nelle Regioni invece in cui non è presente l’anagrafe vaccinale invece, è la scuola a dover raccogliere la documentazione dalle famiglie e questo potrebbe richiedere tempi più lunghi. In ogni caso a partire da domani i dirigenti scolastici avranno tempo fino al 20 marzo per inviare alle famiglie dei bambini non vaccinati la comunicazione formale che le inviti a provvedere alla vaccinazione.
Sul fronte dei genitori c’è però chi è pronto alla battaglia: Ma mentre i presidi invitano a far rispettare l’obbligo chi è contrario alla misura minaccia azioni legali nel caso di esclusione di bambini inadempienti. “Non credo che nessun dirigente scolastico si prenderà l’onere di lasciare un bimbo fuori dalla scuola senza alcun preavviso, nessuna comunicazione ufficiale. Siamo tranquilli che entreranno. Se dovesse accadere che lasciano qualcuno fuori, ne risponderanno in sede legale”, dice Matteo Angelini, uno dei genitori dell’associazione ‘E pur si muove’ di Rimini, il gruppo nato con l’intento di coinvolgere e organizzare i cittadini della provincia che hanno deciso di attivarsi “per la Libertà di Scelta in campo vaccinale”.