Vaccini, Figliuolo: “Entro giugno 20 milioni di dosi in un mese”
L’Italia prova a premere ulteriormente l’acceleratore sui vaccini, per dare una spinta maggiore alle somministrazioni giornaliere ed immunizzare il più alto numero di cittadini entro l’estate: a giugno “succederà che per la prima volta gli arrivi di vaccini in un mese supereranno i 20 milioni di dosi e si potrà dare ancora più velocità ad una campagna che ha già superato i 26 milioni di somministrazioni, quando a marzo prima del piano in corso eravamo ben al di sotto dei 5 milioni” ha annunciato il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid.
Segnali incoraggianti anche dopo le parole del coordinatore del Cts, Franco Locatelli, secondo il quale dopo le prime riaperture non c’è stata una risalita della curva dei contagi. Ma sul “liberi tutti” arriva la frenata: per togliere le mascherine all’aperto come negli Stati Uniti “è troppo presto, oggi la scelta non è ipotizzabile. Giusto comunque iniziare una riflessione prospettica. Dobbiamo aumentare il numero, già più che buono, di persone vaccinate. Oggi abbiamo superato il valore del 30% della popolazione residente. Per considerare scelte di questo tipo, dobbiamo incrementare sensibilmente questo valore e avere una circolazione virale ancora più ridotta”.
Infine la Procura di Biella ha aperto un’inchiesta sulla morte di un uomo avvenuta dopo la vaccinazione contro il Covid. A rivolgersi ai carabinieri è stata la famiglia. Gli inquirenti disporranno l’autopsia per stabilire un eventuale collegamento tra il vaccino Johnson & Johnson e il decesso. Nelle scorse settimane nel Biellese ci erano già stati altri due decessi sospetti, ma gli accertamenti non hanno fatto emergere legami evidenti col vaccino.