Vaccini, Oms: “L’Europa è inaccetabilmente lenta”. Figlioulo: “In arrivo oltre 1,3 milioni di dosi”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia l’allarme: “L’attuale impennata dei casi di coronavirus in Europa è la più preoccupante da diversi mesi”, ma non solo perché l’Oms critica anche la lentezza delle vaccinazioni nel vecchio continente. “Il ritmo delle vaccinazioni anti Covid in Europa è di una lentezza inaccettabile”, così si legge in un comunicato del direttore dell’organizzazione per l’Europa, Hans Kluge, che ha inoltre sottolineato: “I vaccini rappresentano il nostro modo migliore per uscire da questa pandemia. Tuttavia, il lancio di questi vaccini è inaccettabilmente lento e sta prolungando la pandemia. E fintanto che la copertura rimane bassa, dobbiamo applicare le stesse misure sanitarie e sociali che abbiamo applicato in passato, per compensare i ritardi nei programmi d’immunizzazione”.
Il Direttore regionale dell’Oms per l’Europa Kluge poi aggiunge: “Vorrei essere chiaro, dobbiamo accelerare il processo aumentando la produzione, riducendo gli ostacoli alla somministrazione dei vaccini e utilizzando ogni singola fiala che abbiamo in magazzino, ora. Ad oggi, solo il 10% della popolazione totale della Regione ha ricevuto 1 dose di vaccino e il 4% ha completato una serie completa di vaccini. Il rischio che la vaccinazione in corso fornisca un falso senso di sicurezza alle autorità e al pubblico è considerevole e questo comporta un pericolo”, ha così concluso il dott. Hans Henri P. Kluge.
Intanto a Cagliari il Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliolo che insieme al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, sta effettuando un sopralluogo nei due hub di vaccinazione della città, ha reso noto che tra oggi e domani arriveranno oltre 1,3 milioni di dosi di Astrazeneca, che si vanno ad aggiungere alle oltre 500 mila dosi di Moderna e ad oltre un milione di Pfizer già arrivate. “Questo – ha aggiunto il generale – darà nuovo fiato alle trombe per poter fare il Piano in maniera coerente”.