Vaiolo delle scimmie, Ecdc: molto probabili casi importati in Ue. Necessario rafforzare la prevenzione
In una valutazione del rischio di Mpox per l’Ue e See il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ritiene molto probabile che si verifichino più casi importati di Vaiolo delle scimmie e raccomanda ai Paesi europei di rafforzare la preparazione contro l’epidemia. La probabilità di infezione per i contatti stretti di casi importati è elevata, ma si prevede che la gravità della malattia sia bassa, moderata per gli individui immunocompromessi.
L’Ecdc spiega che la probabilità di infezione Mpox dal nuovo ceppo Mpxv (clade I) per i cittadini europei che viaggiano o vivono nelle aree colpite e hanno stretti contatti con le comunità colpite è alta. Il centro europeo precisa: “Si prevede che la gravità della malattia sia bassa. Nel complesso il rischio per queste popolazioni è rispettivamente moderato e basso”.
Al momento quanto all’Ue e allo Spazio economico europeo “il rischio complessivo per la popolazione generale” è “attualmente valutato come basso, sulla base di una probabilità molto bassa e di un impatto basso. La probabilità di infezione con il clade I di Mpox per i contatti stretti di casi importati possibili o confermati è elevata, ma si prevede che la gravità della malattia sia bassa. Tuttavia, in questo stesso gruppo, la gravità della malattia è considerata moderata tra coloro con condizioni di base, in particolare gli individui immunocompromessi. Nel complesso, il rischio per queste popolazioni è rispettivamente moderato e alto”.
Intanto in tutta Italia il ministero della Salute ha fatto sapere che è stata rafforzata la rete di sorveglianza diagnostica sul vaiolo scimmie. “La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise”, rileva Mara Campitiello, capo del dipartimento della Prevenzione del ministero. “Il ministero della Salute – aggiunge – ha attivato i canali operativi con Aifa e Iss per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale”.
Cos’è il vaiolo delle scimmie e quali sono i sintomi? E’ un poxvirus simile allo scomparso virus del vaiolo umano, che infetta le scimmie. Il primo caso di trasmissione umana è stato segnalato nel 1970. Secondo quanto riferiscono i siti istituzionali sanitari, i sintomi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e dolore ai linfonodi, seguiti dalla comparsa di pustole cutanee sul volto e in seguito generalizzate. Per combattere la malattia è stato recentemente approvato un vaccino.