Vaiolo delle scimmie, i casi accertati in Italia salgono a 3. Vaia: “Nessun allarme”
Salgono a 3 i casi di vaiolo delle scimmie in Italia, secondo le analisi compiute all’Istituto Spallanzani di Roma. Sono stati infatti confermati i due casi sospetti correlati con il caso zero italiano. Si tratta di tre giovani uomini, tutti di ritorno dalle Canarie e tutti presi in carico dall’ospedale capitolino. Lo ha comunicato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, aggiungendo di aver ricevuto la notizia dal Seresmi (Servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive) e di aver aggiornato il ministro della Salute Roberto Speranza.
D’amato ha parlato di una “situazione assolutamente sotto controllo”. E ha specificato che “ogni caso riscontrato ha una decina di contatti, dunque lo screening riguarda 30 contatti“.
Parole rassicuranti anche dal direttore generale dell’Istituto Spallanzani Francesco Vaia che ha parlato di una “situazione da tenere sotto controllo ma che non desta allarme”. Poi, sulle condizioni di salute delle tre persone, ha detto: sono “discrete, una sola ha presentato febbre di breve durata e tutte hanno un ingrossamento delle ghiandole linfatiche, che appaiono dolenti, e la comparsa di un numero limitato di piccole pustole cutanee localizzate”. Vaia, nel corso della conferenza stampa in cui fa fatto il punto della situazione, ha quindi aggiunto: “Queste persone sono trattate con una terapia sintomatica allo stato sufficiente. Presso l’Istituto sono disponibili, comunque, farmaci antivirali che potrebbero essere impiegati in via sperimentale qualora si rendesse necessaria una terapia specifica”.