Venerdì nero per chi vola: scioperi a catena
Venerdì di passione per chi vola. I lavoratori di Ryanair, Alitalia, Vueling ed Enav hanno deciso di incrociare le braccia praticamente tutta la giornata. Dalle 13 alle 17 sciopereranno i lavoratori di Ryanair e Enav, il personale di Vueling si fermerà dalle 10 alle 14. In Alitalia hanno invece proclamato lo sciopero soltanto i lavoratori rappresentati dalla sigla Cub. L’azienda ha cancellato 77 voli, ma i disagi sarebbero limitati e in ogni caso, l’80% dei passeggeri Alitalia è già stato riprotetto in voli nella stessa giornata di domani.
I passeggeri sono già stati allertati anche dalle altre compagnie sui disagi e eventuali cambi di orario per i voli interessati dalle proteste. L’Enac, infatti, ha avvisato che “saranno garantiti tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21 oltre a tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero”.
Quello di oggi potrebbe essere solo un assaggio di quello che invece potrebbe verificarsi nei prossimi giorni, dopo la doppia protesta dei comandanti della Ryanair in Irlanda e Germania. I vertici della compagnia irlandese non sembrano avere buoni rapporti con i sindacati, come dimostrano le affermazioni del ceo Michael O’Leary all’assemblea annuale degli azionisti. “Prima che Ryanair venga sindacalizzata ‘si ghiaccerà l’inferno'”, ha dichiarato. Il sindacato tedesco Cockpit ha parlato martedì di sciopero che inizia “da ora in poi in qualsiasi momento”, sottolineando che i piloti andranno avanti fino a quando Ryanair non aderirà al contratto nazionale. Anche il sindacato dei piloti irlandesi, Ialpa, ha poi proclamato lo sciopero, lo stesso giorno dei colleghi tedeschi. Non si è fatta attendere la risposta di Ryanair, che ha fatto sapere che “i piloti con base a Dublino che parteciperanno a questa agitazione violeranno gli accordi presi e perderanno i benefici concordati”.
Anche il sindacato italiano della categoria, Anpac, ha chiesto l’applicazione del contratto collettivo di lavoro. Tra le penalità minacciate da Ryanair, “la perdita di futuri aumenti in busta paga secondo l’accordo”.
Affermazioni che nei giorni scorsi hanno immediatamente scatenato le reazioni di sindacati e autorità. Per il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il caso è “indegno” e “si dovrebbe intervenire”. Secondo la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, da parte di Ryanair c’è stato un “comportamento arrogante davvero grave”. Contro Ryanair si scaglia anche la Commissione europea, mentre il garante per gli scioperi Passarelli minaccia di sanzionare la compagnia.