Vicenza, incendio in fabbrica di vernici a Brendola: allarme nube tossica
Un vasto incendio si è sviluppato all’interno dell’azienda di vernici “Isello Vernici”, in via Orna a Brendola (Vicenza) e numerose squadre dei vigili del fuoco sono intervenute per evitare che le fiamme, alte fino a 20 metri, si estendano ad altri fabbricati. Dal rogo si sono alzate enormi colonne di fumo nero.
Per le emissioni dei fumi è allarme ambientale: stati chiamati gli esperti dell’Arpa che stanno monitorando le qualità dell’aria. Nell’ordinanza del Comune di Brendola inoltre “si raccomanda inoltre alla popolazione di tenere chiuse porte e finestre e di non uscire di casa almeno fino a tarda sera. In via precauzionale il Centro Medico rimarrà chiuso nel pomeriggio”. La misura contiene anche il divieto di “consumare frutta e ortaggi che sono stati esposti alla nube tossica.
IL VENETO IN FIAMMEINCENDIO APOCALITTICO TRA MONTECCHIO E BRENDOLAQuesta è la terra dove… non si vive più.Mentre gli scellerati del Veneto concentrano, anzi, deviano, il loro concetto di sicurezza su migranti, superstrade, caselli autostradali, Olimpiadi tardoclimatiche, crescita continua di PIL e di altri parametri spannometrici, illimitati, la "nostra" terra brucia. Difficile trovare altre parole, tutti concentrati come siamo – sono – sulle false sicurezze. Così bravi a sputare odio e bile contro quattro poveri cristo, costruire città smart super sicure, videotutelate – ovviamente circondate o invase da zone industriali – ma certamente non in grado di disegnare un basilare piano di emergenza visto che sono deflagrate 1 o 2 o 3, non si sa quante, fabbriche. Perfino l'autostrada A4. Il Veneto si sta distruggendo da solo. Non ha mai avuto un disegno chiaro. Dalla sua esplosione spannografica. Al posto delle competenze multiple, qui da noi è prevalso il generico «fai te che poi vengo avanti anch'io». L'importante è fare sempre qualcosa. Fare, fare, fare. Anche se sei un geometra e poi dirigi la sanità, oppure un fuoriclasse della comunicazione e controlli i beni ambientali, senza mai averli visti perché sei troppo impegnato a comunicare, a stendere comunicati stampa o querele per i giornaletti di Vicenza. Queste immagini sono un'epifania. Delle zone di rispetto. Decine di migliaia di cittadini sottoposti ad allarme chimico. Tra Montecchio e Brendola, una vernice stesa, pulviscolare, tra gli epicentri di questo e altro. A poche centinaia di metri dai previsti caselli, SPV, TAV, sistema delle tangenziali venete e mi, auspico, da uno zoo di leoni. Curioso, tangenziali ha la la stessa radice di "tangenti".Curioso, notate come la nuvola tossica viaggia verso Vicenza, per via tangenziale; mentre, per via laterale – ci diranno i meteorologi – risale verso Trissino. Nostalgia, credo.A Trissino, torna a casa. Ivi si producono – ora non più, ma percola il ricordo – le tonnellate di sostanze che serviranno per spegnere l'incendio. I Pfas per le schiume antincendio. A Vicenza, invece, fino a Venezia, ad est del nordest, nei centri politici dello Spannoveneto, si lavora indefessamente giorno e notte per costruire un Veneto suicida, oggi quasi assassino, che tuttavia sia pure curatore fallimentare di se stesso. Pronto a farti bella pure la tomba.In questi giorni son partiti due amici, conoscenti. Uno si è suicidato, l'altro, l'altra, è stata fulminata da un cancro. Poi l'incendio. Già, neppure post mortem si può stare tranquilli. Qui in Veneto. Neppure nel lutto.Non c'è tempo per trascurare gli affari. Neppure quando sei morto.Devi pensarci prima.Dai tempi degli esordi della civiltà paleolitica, ops, paleocattolica.Quando l'altrove non era così inquinato.Neppure da immagini come queste.Che ti seguono ovunque.Tra i figli dei figli.Sì.Resta una cosa sola da fare, sempre qui, in Veneto.Che non è mai stata fatta.
Pubblicato da Alberto Peruffo su Lunedì 1 luglio 2019
Attivato il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile. L’Amministrazione comunale sta monitorando la situazione in stretto contatto con Arpav. Per informazioni contattare l’Ufficio Ecologia: 0444-405273 o il numero di emergenza 349-1384752″.
In queste ore anche le amministrazioni di Montecchio Maggiore, Creazzo, Sovizzo e Altavilla Vicentina hanno invitato i cittadini a rimanere all’interno delle proprie case con le finestre chiuse e a limitare le presenze all’esterno. A Creazzo, in via precauzionale, è stata chiusa una piscina all’aperto e il polisportivo.
A scopo precauzionale, inoltre, è stata chiusa la strada provinciale 500 e molte carreggiate che dal casello della A4 portano al paese vicentino.
Non risultano feriti tra gli operai dello stabile industriale e tra le persone residenti nell’area interessata dal rogo. Sul posto sono arrivati una ventina di automezzi dei vigili del fuoco e una sessantina di operatori. È stato richiesto anche l’intervento del nucleo NBCR (nucleare biologico chimico radiologico) dei vigili del fuoco di Mestre. Bruno Beltrame, sindaco di Brendola, ha firmato un’ordinanza per chiedere ai cittadini di chiudere le finestre e ha vietato di avvicinarsi all’area dell’incendio, che è stata completamente transennata per l’emergenza.