A Novale l’ultimo saluto al dottor Guido Novella. Centinaia i messaggi di cordoglio
Tra due giorni la comunità di Valdagno potrà riservare il proprio ultimo pensiero terreno al dottor Guido Novella, il medico di base vicentino da pochi mesi in pensione che, mercoledì della scorsa settimana, si è prematuramente spento dopo circa due mesi di terapia intensiva. Dopo un incidente in bici era stato sottoposto in Lazio ad un intervento salvavita immediato a causa di un grave trauma cranico, che purtroppo non ha prodotto a lungo termine gli effetti sperati. Amministratore comunale eletto nell’attuale mandato come consigliere di maggioranza, era stato soccorso in codice rosso lungo la via Appia a Roma, ai primi di agosto.
Una caduta accidentale dalla bicicletta da cui non si è più ripreso, rimanendo per circa 8 settimane in stato di coma finchè il fisico debilitato non ha più retto alle gravi condizioni generali di salute cui sottostava durante la degenza.
Avrebbe compito 70 anni di età il prossimo mese di febbraio, traguardo simbolico non raggiunto, purtroppo, a causa del beffardo incontro col il destino durante una breve vacanza nella capitale. Un fatto che ancora non trova spiegazioni certe, ora certamente offuscate dal dolore per la perdita, ma sulle quali si potrebbe aprire un’indagine per far luce su cosa sia effettivamente accaduto (non ci sarebbe nessun testimone). A tal fine è stata disposta l’autopsia sulla salma, motivo dell’attesa per i funerali a distanza di oltre una settimana dal triste annuncio della morte.
A centinaia i messaggi di affetto nei confronti della famiglia, oltre agli attestati di stima e ricordi intimi riservati al medico che per decenni aveva lavorato come medico di famiglia per l’Ulss 5 prima e Ulss 8 Berica negli ultimi tempi, prima di chiudere lo studio di via Giori a Valdagno. Si possono leggere nei gruppi social in cui è apparsa l’amara notizia della morte del 69enne, avvenuta all’ospedale San Lorenzo di Valdagno, la sua città, dopo il trasferimento da un polo sanitario romano ad Arzignano e, infine, proprio nel nosocomio che conosceva bene in prima persona. Proprio lui, da precursore, aveva spinto con decisione per l’attivazione della medicina integrata, ospitata al San Lorenzo.
L’ultimo addio sarà celebrato giovedì pomeriggio nella chiesa di San Paolo a Novale, frazione valdagnese dove viveva con la famiglia. Appuntamento per pochi ammessi alla cerimonia solenne all’interno, in virtù delle recenti disposizioni governative. Per chi volesse riservare un omaggio a Novella sarà allestita dalle 9 dello stesso giorno la camera ardente, dove si potrà accedere in modo scaglionato. Per volontà della famiglia eventuali offerte in suffragio andranno devolute alla Cooperazione Internazionale Decentrata Valdagnese: proprio su questo tema il medico valdagnese si era impegnato a lungo e con convinzione, ricoprendo anche ruoli di delega in materia vista la sua esperienza.