Amstaff accoltellato, il responsabile si presenta dai Carabinieri e dà la sua versione
Il ferimento di un cane di razza amstaff sabato pomeriggio nelle campagne di Marano sarebbe una conseguenza dell’aggressione, da parte dell’amstaff stesso, di un altro cane e del suo padrone. E’ quanto sostiene il 67enne del posto, responsabile dell’accoltellamento, che ieri pomeriggio si è spontaneamente presentato ai Carabinieri di Thiene. L’uomo sostiene infatti di essere stato a sua volta aggredito dal cane e di aver agito per difendere se stesso e il proprio meticcio. Per questo ha presentato ai militari anche un referto medico riportante una “lieve abrasione alla gamba”, nonché un certificato a firma del veterinario che attesta le ferite riportate dal proprio animale, che presenta un morso all’orecchio. Ai Carabinieri ha consegnato anche il coltellino utilizzato, che ha una lama di 6 centimetri.
Quella che sembrava inizialmente l’aggressione a un animale da parte di una persona squilibrata assume insomma ora, a detta degli stessi Carabinieri, il contorno diverso, di una reazione ad un’altra azione.
Davide Borgo, 30 anni di Thiene, aveva portato sabato Leone, un amstaff di due anni a sgambettare – insieme ad un amico che aveva con sé il suo pitbull – in una strada sterrata, via Zanella, in mezzo ai campi, spesso scelta dai proprietari di cani per fare due passi. Il cane non era al guinzaglio. Ad un certo punto Leone sarebbe tornato dal suo padrone con tre evidenti ferite da taglio. “L’unico mio errore – aveva affermato subito Davide Borgo – è stato quello di non averlo a guinzaglio pensando di non trovare altra gente con il cane”. Invece era presente sul posto un uomo a sua volta con il proprio meticcio (anche questo, da quanto hanno accertato i Carabinieri, non era al guinzaglio). “Il mio cane si è avvicinato in maniera innoffensiva e giocosa verso il cane di quest’altra persona che ad un certo punto ha preso un coltello e mi ha accoltellato il cane con tre fendenti alla schiena, al petto e all’orecchio sinistro”. Fin qui la descrizione del proprietario dell’amstaff, ieri la versione del proprietario dell’altro cane.
Sul tavolo dei Carabienieri di Thiene ora vi sono le due denunce: una per lesioni (che sarebbero state procurate dall’amstaff) e una per maltrattamenti ad animali. A decidere sarà il giudice. “La condotta di entrambi i proprietari di cani è censurabile – afferma il capitano Davide Rossetti, comandante della Compagnia di Thiene dei Carabinieri – perché tutti e due gli animali non erano al guinzaglio”. Quello che pare certo, a detta delle stesse forze dell’ordine, è che non ci troviamo di fronte al caso di uno squilibrato (come in molti hanno commentato anche sui social) che gira per le campagne di Marano con l’obiettivo di colpire i cani a passeggio, ma di un tipico caso di azione-reazione (seppur grave).