Nuova raccolta rifiuti: polemiche contro Etra, ma i numeri le smentiscono
È iniziata ieri la nuova raccolta differenziata dei rifiuti a Bassano. Non senza polemiche e confusione, ma queste erano prevedibili trovandosi di fronte ad una vera rivoluzione che, seppur piccola, mette certamente in crisi i gesti della quotidianità dei residenti della città, li scomoda facendoli andare a ritirare nuovi contenitori ed obbligandoli a trovare un posto per loro (non tutti hanno case spaziose, box o giardini), alimentando inoltre il timore di spendere di più. I cambiamenti più importanti sono il passaggio da tassa a tariffa, l’obbligo di utilizzo di bidoni con microchip e la frequenza della raccolta di secco, carta plastica e metalli, che passa da settimanale a quindicinale. Ma le disposizioni variano fortemente da zona a zona e in base al numero di persone in famiglia.
Le polemiche più frequenti del primo giorno si riferiscono soprattutto alla scarsa informazione e le difficoltà degli anziani che vivono da soli. Ma Etra sembra avere già le risposte pronte, nonostante ammetta che questo è un momento di sperimentazione e che, proprio per questo, anche se la scadenza per il ritiro dei contenitori era il 31 gennaio, saranno pazienti con chi verrà a ritirali anche nei prossimi giorni (ma non è chiaro esattamente fino a quando) presentandosi allo Sportello Clienti di via Colombo. Per quanto concerne le critiche per le difficoltà degli anziani a gestire la situazione, Etra risponde che sta studiando un sistema per agevolarli.
Per quanto riguarda l’informazione, invece, Etra ribatte affermando che da parte loro è stata capillare, avendo iniziato a fornirla a partire da maggio dello scorso anno con incontri nei quartieri, Info point fino alla fine di gennaio, lettere illustrative, consulenza presso i punti di distribuzione. E sono fieri di segnalare che ad oggi solo il 10 per cento dei residenti non ha ancora ritirato il proprio kit di raccolta. Vero, ma l’informazione porta a porta, quella specifica con il calendario di riferimento, necessaria proprio perché ogni zona ha istruzioni diverse, ad esempio nella zona “C” è arrivata via posta solo il giorno prima.
Il presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Andrea Levorato, è comunque soddisfatto del bilancio generale di questa prima giornata: «È un bilancio molto positivo, solo in circa il 15 per cento del territorio, su un totale di 22 mila utenze, si è presentata qualche situazione da migliorare, come l’esposizione senza i contenitori». E cerca di rassicurare anche sulla paura dell’aumento dei costi, partendo dal fatto che i costi del servizio di Etra sono già tra i più bassi in Italia (con la media di 91 euro a persona, contro i 137 del Veneto e i 168 nel panorama nazionale) a fronte di una raccolta rifiuti dagli standard moderni, come la tariffa a svuotamento: «È una strada intrapresa per il contenimento delle bollette – chiarisce Levorato – per cui, dopo il calo del 3,5 per cento dello scorso anno, l’applicazione di un modello di premialità ci permette quest’anno di aggiungere fino ad un altro 2,5 per cento di riduzione ai Comuni più virtuosi”.