Concluso il bomba day: “Old Girl” fatta brillare in cava. 150 persone all’opera

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Immagine d'archivio di un precedente intervento nel Vicentino

Si sono concluse con successo le complesse operazioni di despolettamento, trasporto e brillamento in un sito sicuro della bomba d’aereo, ribattezzata “Old Girl”, residuato bellico della seconda guerra mondiale del peso di 500 libbre, rinvenuta nel territorio di Montebello Vicentino, Località Gambero – Cason, all’interno del cantiere per la realizzazione della linea ferroviaria dell’alta capacità/alta velocità Verona–Padova.

Coordinate dalla Prefettura, le operazioni sono state eseguite dagli artificieri dell’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago (Verona), con la collaborazione di oltre venti enti tra forze dell’ordine, amministrazioni pubbliche e società erogatrici di servizi essenziali.

A tutela della sicurezza dei cittadini, nei luoghi individuati per le attività connesse al disinnesco sono stati evacuati i cittadini residenti all’interno dell’area di sgombero. Interdetti anche gli accessi in un’area del raggio di 468 metri dall’ordigno. Le operazioni son state precedute dalla disalimentazione della rete elettrica e dalla sospensione del traffico ferroviario sulla linea Verona-Vicenza.
Lo sgombero è iniziato alle 7 e si è svolto in piena coerenza con quanto disposto dalla direttiva operativa del prefetto Pietro Signoriello, oltre che dalle ordinande adottate dal sindaco di Montebello e dal Questore.
La Direzione aeroportuale Nord-Est di Venezia e l’Enav Acc di Padova hanno emesso il divieto di sorvolo nello spazio aereo sovrastante le aree delle operazioni.

Conclusa l’attività di evacuazione e verificata nel centro coordinamento soccorsi l’effettiva realizzazione di tutti gli adempimenti monitorati dalla sala operativa, alle 8 è stato dato avvio alle operazioni di despolettamento dell’ordigno, le quali si sono concluse con esito positivo alle ore 11 con il brillamento delle spolette.
La bomba è stata poi posizionata su un automezzo speciale dell’Esercito e trasportata ad Alonte nella cava Manfrinato, con un convoglio di sicurezza. L’ordigno è stato poi fatto brillare in sicurezza nel pomeriggio all’interno della cava stessa.
Tutte le operazioni sono state gestite nel centro coordinamento soccorsi costituito dal Prefetto presso il municipio di Montebello. Coinvolti Comune, Questura, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, l’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti della “Folgore”, la protezione civile provinciale e regionale, la polstrada, la polfer, il Suem 118, la Croce Rossa, la Circoscrizione Aeroportuale Nord-Est, l’enav,E-Distribuzione, Snam, Rfi e 2I Rete Gas. Complessivamente nell’operazione sono state impiegate 150 persone.