Coronavirus, il dato dei contagi in Veneto si aggiorna a 38 casi. Tutti dai focolai noti
Il bilancio dei contagi in Veneto è aggiornato a 38 casi (24 ore prima erano 32), primo dato di martedì 25 febbraio. Ad annunciarlo alle 8 di stamattina è stato il governatore Luca Zaia al suo arrivo presso l’edificio di Marghera che ospita l’unità di crisi regionale. I nuovi malati provengono dalle zone note di focolai. Questa la prima notizia della giornata, che si aggiunge agli aggiornamenti resi noti nella serata di ieri, dopo la circolare esplicativa riguardo apertura e chiusura degli impianti pubblici, la negatività del presunto paziente zero di Albettone e l’annuncio del massiccio acquisto di materiale sanitario di prevenzione da parte della Regione Veneto, da distribuire alle varie Ulss regionali.
Nessun caso di contagio, dunque e finora, nel territorio del Vicentino. Si attendono i risultati del test tampone effettuati su un uomo di Schio che ieri presentava sintomi sospetti di malattia, ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale S. Bortolo di Vicenza.
Oggi alle 11 nella sede della Protezione Civile è in programma il vertice regionale con invitati i rappresentanti di Anci, Upi, Uncem, Provincia di Belluno e Città metropolitana di Venezia, i presidenti delle organizzazioni imprenditoriali dell’industria, del commercio, del turismo, dell’artigianato, dell’agricoltura, e del mondo delle professioni, Unioncamere, i rappresentanti del mondo cooperativo, i segretari delle organizzazioni sindacali, i rettori delle università venete, i rappresentanti del mondo bancario, il Forum del terzo settore, e il mondo del volontariato, i rappresentanti delle scuole paritarie dell’infanzia e degli enti di formazione professionale.
Il bilancio su scala nazionale, alle 9 di oggi è stato diffuso contando 237 casi di contagio e 7 vittime. Dei 38 registrati finora in Veneto 29 provengono dall’area rossa di Vò Euganeo, 4 da Mira e 5 da Venezia. A loro si aggiunge Adriano Trevisan, il pensionato padovano primo morto in Italia affetto da Coronavirus.