Ulss 7, primo decesso a Santorso. Tamponi per il personale, iniziati i controlli Spisal
Il primo decesso nell’Altovicentino, la strategia dei tamponi “a tappeto” per il personale sanitario in prima battuta, gli aggiornamenti sui nuovi contagi e le prime attività di ispezioni dello Spisal nelle grandi aziende del Thienese e del Bassanese. Sono questi i temi toccati oggi in videoconferenza dai vertici dell’Ulss 7, offrendo dati significativi e stato dei lavori in corso nella battaglia quotidiana contro l’epidemia. Salito intanto a 59 il numero di contagi tra il personale sanitario dipendente dell’Ulss 7, tra medici, infermieri, Oss e altre figure professionali.
DECESSI. Anche all’ospedale di Santorso è giunto il triste momento dell’annuncio di una vittima con il concorso del virus covid-19. Tra i nuovi decessi resi noti dal commissario Bortolo Simoni si registra un paziente di 86 anni, ricoverato nel polo sanitario di Santorso, la cui situazione clinica è precipitata fino al sopraggiungere della morte nella mattinata di martedì 17 marzo. Il dirigente dell’azienda ha specificato che l’anziano, residente in un paese dell’Altovicentino, presentava un quadro clinico già gravato da altre patologie.
Il computo complessivo dei deceduti nei due distretti sanitari che fanno capo all’Ulss 7 è raddoppiato rispetto alla giornata di ieri: sono in tutto 6 le vittime. Ad aggiungersi ai casi noti dell’anziano di Castelfranco Veneto ricoverato l’11 marzo e spentosi poco dopo il suo arrivo e ai due pensionati di Lusiana e di Asiago ufficializzati ieri, un’anziana altopianese di 98 anni morta nell’ospedale di Asiago, una Carmignano di Brenta mancata nella serata di ieri all’ospedale San Bassiano e il più recente, il sopra riportato dell’86enne altovicentino. “Si tratta in tutti questi casi – ha evidenziato Simoni – di persone anziane con pluripatologie documentate”.
POSITIVI. Nei due distretti sono 198 gli esiti positivi al tampone alle ore 12 di martedì, di cui 119 nel distretto 2 Altovicentino e 73 in quello bassanese. In tutto sono 47 i comuni delle due aree interessante che contano uno più cittadini contagiati dal virus asiatico.
TAMPONI. All’annuncio fatto ieri dal governatore del Veneto Luca Zaia riguardo un cambio di marcia nella ricerca sul territorio dei casi positivi senza sintomi, possibili veicoli di malattia, da affiancare a una maggior tutela di chi lavora “in prima linea” con la malattia, l’Ulss 7 conferma di aver ricevuto l’autorizzazione a convertire i propri (due) laboratori di analisi per l’elaborazione dei tamponi in loco, anche se fino a nuovo ordine continuerà ad inviarli all’ospedale di Padova. I primi a sottostare ai test “di massa” saranno proprio i membri della categoria più rischio, vale a dire chi tratta a diretto contatto con i pazienti: tutti i dipendenti dell’Ulss 7 (medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari ma anche altre figure assimilabili) saranno sottoposti al test, presumibilmente a partire da metà settimana. Poi toccherà a medici di base, pediatri, degenti e personale delle case di riposo e cooperative impegnate in ambito sociosanitario. “Sia chiaro a tutti – ha specificato ancora il commissario Simoni – che tutto questo non si farà in un solo giorno!”. La capacità di evasione dei tamponi per l’Ulss 7 passerà da 130/150 giornalieri a 350/400 secondo le stime, un potenziamento in corso d’opera che snellirà i tempi favorendo azioni capillari e mirate di prevenzione e intervento.
SPISAL. Sono sette le aziende produttive dell’area di Thiene e di Bassano del Grappa controllate nel primo giorno di ispezioni straordinarie, con in campo i tecnici dell’ufficio prevenzione dell’Ulss. Da ieri, lunedì, le prime squadre si sono mosse andando a verificare le condizioni e i dispositivi di sicurezza e le misure di distanziamento sociale previste dalle normativa recenti sul lavoro in alcuni degli stabilimenti produttivi più importanti e con un’alta concentrazione di dipendenti all’interno -. L’opera di prevenzione è “finalizzata al contenimento della diffusione del contagio e alla tutela della salute dei lavoratori”. Circa duemila i lavoratori visionati nel corso dei controlli.
ASSUNZIONI. Novità anche sul fronte delle assunzioni, sulla base dell’apertura alle collaborazioni con medici specializzandi, neolaureati e “freschi” pensionati a sostegno del personale attivo attualmente. Le procedure di reclutamento sono in corso, anche per quanto riguarda le assunzioni straordinarie di personale infermieristico e Oss, con 12 nuove leve a breve inserite negli organici.