Donna contagiata dalla febbre dengue: massiccia disinfestazione dalle zanzare a San Francesco
Caso di febbre dengue a Vicenza e il Comune corre ai ripari. Si tratta di un caso “d’importazione”: la febbre è stata contratta da un donna di Vicenza rientrata nei giorni scorsi da un paese asiatico.
A segnalarlo al Comune è stata l’Ulss 8 Berica. La dengue è una malattia infettiva simile all’influenza, che non si trasmette da uomo a uomo, ma solo attraverso le punture della zanzara che costituisce il vettore dell’infezione. La malattia è pressoché assente in Italia, ma molto frequente in alcune aree del pianeta, soprattutto nel sud-est asiatico, per cui non è raro il riscontro di persone che la contraggono nei Paesi delle aree a rischio e che sviluppano i sintomi al rientro dal loro viaggio. In questi casi il rischio di diffusione della malattia tramite le zanzare (del genere Aedes) è basso, ma non può essere escluso.
Per questo stamattina il sindaco Achille Variati ha firmato un’ordinanza che dispone le azioni cautelative obbligatorie da mettere in atto per scongiurare il rischio, per quanto remoto, di contagio. Fin da queste ore, dunque, per un raggio di 200 metri dall’abitazione della donna, che vive in via Nievo nel quartiere di San Francesco, sono in corso interventi di disinfestazione capillare dalle zanzare.
Come ricorda il dottor Andrea Todescato, responsabile del settore malattie infettive e piani vaccinali del servizio igiene e sanità pubblica (Sisp) dell’Ulss 8 Berica, la febbre dengue ha normalmente un decorso benigno, con una fase febbrile e infettiva che dura circa una settimana, possibili mal di testa e dolori articolari. Anche nel caso della signora di via Nievo, l’iter è stato questo: rientrata in Italia il 2 luglio, la donna si è ammalata ed è stata visitata dal medico curante che, malgrado i sintomi simili a quelli dell’influenza, l’ha indirizzata al pronto soccorso proprio in relazione al viaggio appena effettuato. Solo le analisi hanno certificato il tipo di malattia che ha comunque avuto un decorso positivo senza che fosse necessario ricoverare la donna.
“Non si tratta di una situazione allarmante – ha precisato il sindaco Variati, ricordando che nel corso del 2016 in Veneto si sono registrati 15 casi simili, due dei quali in provincia di Vicenza, senza che vi fossero successivi contagi – ma invito comunque i cittadini residenti nell’area indicata a seguire le indicazioni dell’ordinanza, in particolare in relazione agli effetti della disinfestazione capillare che dobbiamo effettuare”. Le azioni di prevenzione da mettere in campo in questi casi sono previste da specifici protocolli ministeriali e riguardano le aree verdi pubbliche e i giardini e cortili privati nel raggio di 200 metri dalla residenza della persona ammalata.
Nel dettaglio, come ha spiegato il direttore del settore comunale ambiente, energia e tutela del territorio Danilo Guarti, gli interventi per l’uccisione delle larve già in corso, seguirà verso le 22 di stasera un intervento massivo per uccidere gli insetti adulti. Prima di quell’operazione i residenti sono invitati a raccogliere eventuale frutta e verdura da destinare all’alimentazione. Durante la disinfestazione sarà necessario tenere al riparo gli animali domestici e chiudere porte e finestre. Giocattoli e altri oggetti lasciati in cortile andranno successivamente lavati con acqua e sapone.
Per limitare il proliferare della zanzara tigre il sindaco ha ricordato che è importante che anche i cittadini collaborino: in particolare, si deve evitare di abbandonare all’aperto contenitori dove possa raccogliersi l’acqua piovana, bisogna trattare l’acqua di tombini e pozzetti in proprietà privata con prodotti larvicidi; tenere cortili e giardini sgombri da erbacce e rifiuti; evitare il ristagno dell’acqua; svuotare piscine e fontane non in esercizio; chiudere con coperchi i serbatoi d’acqua; stoccare e coprire i copertoni.